Sfratti. Domenici al ministro dei lavori Pubblici: "Occorre una diluizione delle esecuzione"
Occorre una diluizione delle esecuzione degli sfratti. Lo ha chiesto il sindaco di Firenze, nonché presidente nazionale dell'Associazione dei comuni incontrando il ministro dei lavori pubblici Willer Bordon. ''Il problema che abbiamo sollevato al Ministro Bordon ha detto Domenici - riguarda lo sfasamento che stiamo registrando fra i tempi un po' lunghi nell'avvio della legge 131 e la sollecitudine con la quale la magistratura sta invece procedendo nella definizione della esecutivita' degli sfratti. Per porre rimedio a questa situazione abbiamo chiesto al Ministro di prevedere una sorta di diluizione delle esecuzioni, senza mettere in discussione, ovviamente, il termine massimo previsto dalla legge (18 mesi), ma introducendo anche un termine minimo che dia un po' più di respiro''.Il rappresentante dei Comuni ha chiesto anche che nei procedimenti di sfratto si verifichi con attenzione se il proprietario dell'immobile è in regola con tutti gli adempimenti previsti dalla normativa attuale.Il presidente dell'Anci ha auspicato, inoltre, una maggiore attenzione delle Regioni nella ripartizione dei fondi previsti dalla stessa legge e la assegnazione diretta ai Comuni con situazioni di particolare disagio degli ulteriori fondi (circa 150 miliardi) previsti dalla vecchia legge sull'equo canone.Franco Maria Botta, assessore all'urbanistica della Regione Piemonte, ha sottolineato, invece, che con l'incontro odierno al ministero dei lavori pubblici si sta lavorando ''per consentire l'applicazione della legge sugli sfratti in modo tale da ridurre gli effetti traumatici nelle grandi città, dove l'emergenza casa è più sentita. Abbiamo sollecitato in tal senso il Governo - ha aggiunto - perché è necessario ridare certezza al mercato della locazione, ma nel contempo è indispensabile avviare nuovi strumenti di verifica, supporto e facilitazioni agli sfrattati, cosi' come stabilito dalla stessa Finanziaria.La legge può essere pertanto migliorata soprattutto facilitando l'accesso all'utilizzo di fondi pubblici per le politiche della casa da parte di Regioni e Comuni nelle grandi aree urbane''.L'emergenza sfratti, ha detto Domenici, ha una forte ricaduta sulle città più grandi. I dati parlano da soli: nella sola Roma gli sfratti previsti nel 2000 saranno 16.000 (3.000 sono in esecuzione); a Torino sono 3.500 (1.000 esecutivi); a Genova e Firenze si marcia su una media di 40-50 a settimana; a Napoli, infine, sono circa 4.000. In sostanza, calcolando solo queste 5 città il problema tocca circa 28.000 famiglie.