Opera Pia: documento del gruppo Ds
«Il gruppo DS preso atto del protrarsi della discussione sull'accordo con il quale si fissano i prezzi medi degli affitti delle case di proprietà dell'Opera Pia Indigenti, aggiornato nel gennaio 1997 tra Comune/Opera Pia/Sindacati inquilini. Rinnova la validità della concertazione tra Istituzioni e parti sociali e dichiaria la nostra disponibilità a contribuire ad una sollecita e positiva soluzione della vicenda.In primo luogo sentiamo la necessità di fare cessare le illazioni generalizzate lesive della dignità delle persone. Accuse di abuso sono state rivolte agli inquilini, per la maggior parte non così ricchi da non avere diritto alla casa in cui abitano. In realtà gli affittuari sono lavoratori o pensionati che con il loro reddito hanno contribuito al risanamento degli appartamenti e si sono sempre detti disponibili alle eventuali eque revisioni dei fitti.Deprechiamo perciò quanti strumentalmente hanno gridato allo scandalo senza sentire il dovere di valutare con correttezza tutti i dati in possesso dell'Amministrazione Comunale che evidenziano redditi e carichi familiari.La questione si deve risolvere presto e con la volontà di tutti. Rivedere l'equità di affitti e redditi. Se ci sono anomalie si affrontino direttamente e singolarmente. E' indispensabile evitare il coinvolgimento, anche sulla stampa, delle 1065 famiglie interessate. Rivediamo le procedure per la cessazione del diritto all'assegnazione. Altrettanto urgente è dare una nuova codificazione del concetto di indigenza oggi.A garanzia del buon governo della Città, in veste di rappresentanti eletti, ci poniamo dalla parte di quelle famiglie di inquilini della Pia Opera i cui redditi sono rispondenti ancora oggi agli indirizzi originariamente previsti dall'accordo stipulato dal Comune di Firenze con tutte le parti interessate.Nell'interesse dei cittadini vogliamo che il Comune eserciti a pieno il proprio ruolo di controllo, effettui le verifiche necessarie, sia garante di obiettività e trasparenza dei criteri che regolano assegnazioni e affitti.Una concreta politica della casa deve tenere conto di tutto questo e valorizzare il patrimonio complessivamente utilizzabile. Insieme alla Giunta dobbiamo difendere quei cittadini e quelle associazioni che contribuiscono al miglioramento della qualità abitativa ed alla salvaguardia del tessuto sociale radicato nel territorio».(fn)