Domenici: "Il governo destini il surplus del rapporto deficit/pil agli enti locali"
"Se verrà confermato il buon andamento del rapporto tra il deficit e il prodotto interno lordo, il governo dovrà pensare agli enti locali". Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e vicepresidente vicario dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia, chiede al governo una particolare attenzione agli enti locali, specie in questo periodo di chiusura dei bilanci.E aggiunge: " Se il rapporto deficit/pil sarà all'1,9% e non al 2,4%, come era stato programmato dal Tesoro, si determinerà un surplus che l'amministrazione centrale dovrà cercare di restituire agli italiani sotto forma di sostegno, diretto o indiretto, ai comuni".Per il vicepresidente vicario dell'Anci il dato del rapporto dificit/Pil "è particolarmente significativo e positivo". Segna il buon andamento dei conti pubblici e evidenzia l'efficacia dell'azione del governo nel risanamento della nostra economia."La finanza pubblica, però, va concepita come un insieme aggregato spiega Domenici - di cui fanno parte a pieno titolo i bilanci delle amministrazioni locali. Occorre evitare, pertanto, qualunque forma di confusione e di contraddittorietà nell'azione fiscale verso i cittadini. Non si può ridurre centralmente la pressione fiscale sulle famiglie degli italiani e, allo stesso tempo, non offrire anche agli enti locali gli strumenti per non gravare ulteriormente sui contribuenti".Domenici, sottolinea in particolare modo le difficoltà di gran parte dei comuni a chiudere i propri bilanci senza incrementare la pressione fiscale e senza applicare l'addizionale Irpef."Il governo non può non considerare la situazione in cui versano gli enti locali e i comuni e la loro difficoltà a chiudere i bilanci. Le amministrazioni locali hanno compiuto un grande sforzo in questi anni e hanno partecipato attivamente all'opera di risanamento dei conti pubblici per consentire l'ingresso nell'Euro. Uno sforzo compiuto con spirito di abnegazione e con sacrifici".Per il vicepresidente dell'Anci le risposte alle esigenze degli enti locali, fornite dalla legge Finanziaria, sono utili ma "insufficienti". "Ci sono state delle scelte importanti - precisa Domenici - come quella del fondo Iva, dello slittamento della trasformazione della tassa sui rifiuti in tariffa, dell'abbassamento (ancora limitato) dei tassi di interesse sui mutui della cassa depositi e prestiti (con i vantaggi per i comuni che rispettano il patto di stabilità). Scelte che, tuttavia, non sono sufficienti a far fronte alle difficoltà delle finanze locali. Purtroppo con la Finanziaria non si è utilizzato il maggior gettito in funzione del riequilibrio dei conti delle autonomie locali e questo è stato un errore".Oggi, spiega il sindaco di Firenze, c'è l'occasione per "rimediare a quell'errore". Il surplus che si è determinato nel rapporto deficit/pil può essere restituito agli enti locali, utilizzando sia forme dirette, sia forme indirette".