Toccafondi (Azione per Firenze): "Per gli sgravi ai commercianti il Comune latita, ma aumenta le tasse"

Dopo alcune interrogazioni in merito al prolungarsi di lavori stradali in molte vie di Firenze, dalle risposte ricevute sono venuto a conoscenza che il Comune non informa, né ha intenzione di farlo, i commercianti dei loro diritti.Secondo le "modalità applicative agevolazioni tributarie ex art 86 L. 549/95" votato con delibera del Consiglio Comunale n.1255/31 del 11 ottobre 1999, "i titolari di esercizi commerciali e artigianali siti in piazze, strade ed aree mercatali coperte che insistono su suolo pubblico, precluse al traffico o che comunque risultano interessate da lavori di durata superiore a sei mesi e volti a realizzare opere pubbliche, beneficiano di un'agevolazione in misura pari al 50% dell'importo annuale dovuto per: tassa per l'occupazione degli spazi ed aree pubbliche, Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani, Imposta sulla pubblicità permanente".Nonostante che le strade interessate siano molte, basti ricordare Via Dè Benci riaperta adesso dopo la chiusura di un anno, Via Pisana chiusa per molti mesi, Via dei Georgofili chiusa da sei anni, Via della Colonna, e tutte le altre strade che saranno chiuse in questi anni di importanti lavori per Firenze, e considerato che gli sgravi richiesti sono decisamente inferiori alle possibili richieste, sono convinto che il Comune non informi i commercianti del loro diritto.Tra le altre disinformazioni occorre ricordare che i sei mesi disposti dalla normativa, non devono essere continuativi nel tempo e non devono necessariamente essere considerati in un anno solare, ma anche questo, nessuno lo dice ai commercianti.Le interrogazioni che ho presentato in merito non hanno dato risposte concrete sul punto dell'informazione ai commercianti, ulteriore segno che non è, e non sarà intenzione di questa amministrazione aiutare concretamente chi deve subire lavori pubblici interminabili.L'intenzione di aumentare le tasse invece c'è sempre. Il bilancio che si sta preparando in Comune prevede molti, e articolati aumenti. Aumenti in parte dovuti al fatto che la cosiddetta "tassa di scopo", meglio conosciuta come tassa sui turisti, non è stata accolta dalla Commissione competente in Parlamento, ma dato che il Bilancio di Firenze era stato già predisposto, tenendo in considerazione anche i probabili 30 miliardi di introiti derivanti da questa nuova tassa, non si è pensato niente di meglio che aumentare le tasse a carico dei fiorentini.Oltre il danno quindi la beffa. Una amministrazione seria ha il dovere di informare, con ogni mezzo, i propri cittadini non solo delle tasse da pagare ma anche degli sgravi e delle agevolazioni loro concesse.Palazzo Vecchio, 4 gennaio 2000