Reazioni in Palazzo Vecchio sul deferimento di Batistuta. Brasca: «Una decisione che copre di ridicolo chi l'ha presa»
«E' una decisione che copre di ridicolo di chi l'ha presa. Applicare i regolamenti con criteri burocratici è sempre una iattura». E' quanto ha dichiarato il Presidente del Consiglio comunale Alberto Brasca in merito al deferimento di Gabriel Batistuta per aver mostrato un sottomaglia con scritta dedicata ad un ragazzo di 12 anni malato di leucemia.Dal canto loro il Presidente della Commissione Affari Istituzionali Massimo Pieri ed il Vice Presidente della Commissione Sport Graziano Grazzini chiedono al Sindaco che «la città di Firenze, che vanta una lunga tradizione di solidarietà e sensibilità nei confronti di chi soffre, come simbolica risposta al procuratore federale promuova la massima diffusione tra i giovani della maglietta "incriminata"». «Nella miope applicazione dei regolamenti ai burocrati che vivono nei palazzi del potere calcistico - hanno sottolineato Pieri e Grazzini - manca un minimo di buon senso per distinguere i comportamenti violenti o scorretti dai messaggi positivi di solidarietà».«Prima si chiamano i calciatori a fare gesti, a prendere posizioni fuori dal terreno di gioco contro la violenza - ha sottolineato il capogruppo del CCD e membro della Commissione sport Federico Tondi - Poi uno sconosciuto procuratore deferisce un campione corretto e serio come Gabriel Batistuta per aver dedicato un gol ad un bambino malato di leucemia». «L'iniziativa di Batistuta - ha concluso Tondi - oltre ad essere apprezzabile dovrebbe anzi essere ripetuta da tutti i giocatori della squadra viola. Se lo zelante procuratore deferitrà tutta la squadra avremo anche per quest'anno una triste storia di Natale».Secondo il vicecapogruppo dei DS Massimo Mattei «visto che i messaggi fino ad oggi erano improntati soltanto a frasi violente o che poco o niente avevano a che fare con la solidarietà e lo spirito sportivo mi trovo a dover biasimare il procuratore federale che farsi un po' di pubblicità e finire sui giornali deferisce un campione sportivo come Batistuta, da sempre esempio di lealtà e di correttezza fuori e dentro i campi da gioco».«In questi casi occorrono poche parole - ha ricordato il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi - perché questi sono fatti che si commentano da soli. In sintesi credo che se questa è la regola, questa debba essere subito modificata». «Un discorso a parte dovrebbe invece essere aperto sulla giustizia, anche sportiva - ha concluso Toccafondi - E' scandaloso, a prescindere dalla nuova norma sulle scritte sulle magliette, che i giudici per un verso o per l'altro si intromettano oramai in tutto».(fn)