Tre atti decisivi per il nuovo stadio di atletica leggera
Tre atti decisivi in appena due giorni che faranno decollare il nuovo stadio di atletica leggera al Campo di Marte. Lunedì il consiglio comunale ha approvato il piano economico finanziario (a seguito dell'ok avvenuto sabato scorso in commissione) condizione fondamentale per il finanziamento del mutuo da parte dell'Istituto per il Credito Sportivo. Martedì la giunta ha approvato il progetto definitivo dell'impianto. Le due delibere sono state inviate d'urgenza all'Istituto per il Credito Sportivo che ha provveduto a concedere il mutuo di 26 miliardi e 500 milioni a un tasso fisso del 3% in 15 anni. Approvazione che è avvenuta nella giornata di ieri. "Ringrazio tutti per lo spirito costruttivo ha detto l'assessore allo sport Eugenio Giani -. La maggioranza che ha approvato il piano e anche le opposizioni che si sono astenute. Ringrazio anche gli uffici che hanno lavorato per aver accelerato i tempi delle procedure in modo che l'Istituto per il credito Sportivo possa aver avuto tutta la documentazione necessaria in tempi brevissimi".L'assessore Giani ha messo in risalto le caratteristiche progettuali dell'impianto che valorizzeranno al massimo l'attività indoor, con la copertura, nelle parte retrostante dello stadio, di una porzione che comprenderà una pista da 60 metri e le pedane per il salto in alto, in lungo, con l'asta e per il lancio del peso. Inoltre sarà a disposizione una palestra che potrà essere utilizzata anche dal Quartiere. I 5 campi da tennis che verranno realizzati saranno gestiti dai militari. "Anche dal punto di vista dell'impatto ambientale ha detto ancora l'assessore Giani rispetto al progetto iniziale saranno solo 7 gli alberi che verranno abbattuti nei giardini di Viale Malta, ma ne saranno reimpiantati in numero decisamente superiore". L'inizio dei lavori è previsto per la prossima estate e l'impianto sarà disponibile circa 18 mesi dopo.Per quanto riguarda la gestione (che sarà diretta da parte dell'Amministrazione Comunale), l'assessore Giani ha ipotizzato che per il 2003, primo anno, a fronte di spese di gestione reali di circa 1100 milioni, sono previste entrate (tariffe, iniziative varie, pubblicità) di 983 milioni. (fd)Palazzo Vecchio, 22 dicembre 1999