Accordo sui taxi approvato oggi dal Consiglio comunale. Barbaro (DS): «Una positiva base di partenza per migliorare l'efficienza del servizio»
Il Consiglio Comunale ha approvato oggi il nuovo accordo tra l'Amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali dei tassisti per rilanciare il servizio taxi a Firenze.La delibera che ratifica l'accordo è stata approvata insieme alla mozione predisposta dai Presidenti della Commissione "Sviluppo Economico" (Sabatino Cerrato, DS) e "Ambiente e Trasporti" (Alessandro Lo Presti, DS), che ha raccolto il voto favorevole dei Consiglieri DS, Comunisti Italiani, Verdi, SDI, Rinnovamento Italiano, Basosi (per "i Democratici") e Rifondazione Comunista; si sono invece astenuti i consiglieri del PPI e Fittante (per i Democratici).Su questo tema il consigliere comunale Antongiulio Barbaro (DS), che ha collaborato alla redazione della mozione, ha dichiarato che: «L'accordo ratificato dal Consiglio può rappresentare una buona base di partenza per migliorare e rilanciare il servizio taxi. Il punto di forza dell'accordo è costituto dall'istituzione del nuovo turno di flessibilità, per un massimo di 12 ore, con cui si spera di risolvere uno degli attuali elementi critici del servizio, messo in evidenza dallo studio del Gruppo METIS commissionato dalla giunta Primicerio: la scarsa disponibilità di vetture nelle ore di punta, soprattutto in particolari periodi dell'anno (per affluenza turistica o congressuale)».«Con la mozione approvata dal Consiglio - ha proseguito Barbaro - si è inteso indicare alla giunta una serie di azioni e di iniziative che nel corso del prossimo anno dovranno essere intraprese per rendere pienamente attuabile e verificabile quanto di positivo c'è nell'accordo. Prima tra tutte l'istituzione dell'Osservatorio sulla qualità dei Servizi di cui l'Amministrazione dovrà dotarsi per mettere in evidenza le eventuali criticità dei servizi pubblici, in questo caso i taxi, e consentire quindi di individuare le più idonee contromisure».Secondo Barbaro gli altri punti qualificanti della mozione sono: l'istituzione del taxi collettivo; l'obbligatorietà nella tariffa ridotta per le donne sole in orario notturno, nonché la trasparenza al tassametro della tariffa riferita all'ultima corsa effettuata; la verifica dell'accordo sul servizio taxi stipulato più di un anno fa con i comuni dell'area metropolitana, anche con l'obiettivo di ridurre il costo del chilometro extraurbani; l'attuazione di un programma di conversione delle vetture tAXI verso veicoli a basso impatto (in particolare a metano).«Le norme nazionali vigenti - ha concluso Barbaro - prevedono ancora il meccanismo del rilascio da parte del comune della licenza per ogni veicolo taxi: questa impostazione va superata. In attesa di ciò l'accordo appena ratificato tenta di dare una risposta operativa senza aumentare il numero di licenze. Potenzialmente la soluzione individuata può determinare l'auspicato miglioramento del servizio nelle ore di punta. Tuttavia, se la verifica condotta dall'istituendo Osservatorio dovesse dare esito negativo, all'Amministrazione non rimarrà che ritoccare il numero delle licenze. Ciò potrà essere fatto a partire dal 2001 dopo un'attenta verifica del rapporto domanda-offerta». (fn)