Orari dei negozi: accordo fra otto Comuni su domeniche e chiusura settimanale
I Comuni di Firenze, Prato, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa hanno siglato un accordo "di area" in materia di orari dei negozi.Le novità riguardano le aperture domenicali e la chiusura settimanale, e interessano le aree cosiddette "non turistiche": quindi dall'accordo sono esclusi i centri storici cittadini (anche quello fiorentino), per i quali i vari Comuni dovranno presentare la richiesta di inserimento nell'elenco regionale.L'accordo dunque permetterà a tutti i negozi al dettaglio, alimentari e no, di aprire una domenica al mese (le varie amministrazioni stabiliranno quale, per Firenze si ipotizza l'ultima) con l'aggiunta di altre 4 domeniche o festività (una obbligatoria in agosto, le altre tre in date a scelta). E' poi prevista l'apertura in tutto il mese di dicembre, e la chiusura obbligatoria nei giorni 1° gennaio, Pasqua, lunedì dell'Angelo, 25 aprile, 1° maggio, 15 agosto, 25 e 26 dicembre).Per quanto riguarda la mezza giornata di chiusura infrasettimanale, fino al 1° luglio 2002 resta obbligatoria, ma i commercianti avranno la possibilità di scegliere il giorno in cui osservarla; poi potrà diventare facoltativa."Si tratta di un'intesa davvero importante dice l'assessore allo Sviluppo economico Francesco Colonna Intanto introduce una liberalizzazione progressiva e facoltativa, dando la possibilità di adeguarsi alle novità sia agli operatori sia ai consumatori; e poi è un accordo di area, che mette d'accordo diversi comuni su un tema impegnativo aprendo una strada da seguire anche in futuro. Devo anche sottolineare il ruolo di Firenze, che da Comune capofila quale dev'essere ed è, ha saputo interpretare e mediare le esigenze dell'intera area".Dopo questa prima firma "politica", ora l'accordo sarà integrato da un protocollo per difendere e promuovere l'occupazione, poi passerà alla sigla delle organizzazioni sindacali e di categoria; infine ci sarà la ratifica da parte della Regione. La sua entrata in vigore è prevista entro marzo. (ag)