Toccafondi (Azione per Firenze) interviene contro lo sfratto del centro studentesco di via San Gallo

Dichiarazione del capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi sulla chiusura del centro studentesco di via San Gallo:«Come è possibile chiudere l'unico luogo aperto per studiare dopo cena fino alle 24:00 e non mobilitarsi per salvarlo?Questa è la domanda che mi sono fatto ed è per questo che mi sono da subito mosso per trovare soluzioni.Forse è perché fino a pochi mesi fa ero ancora in Università a studiare e il problema del luogo di studio lo conosco bene.Dal 1° di gennaio con la chiusura del "Centro Studentesco", quella del posto di studio, almeno nel centro storico, diventerebbe una ricerca a vuoto.Anche il Consiglio Comunale sarà investito della questione. Con l'interrogazione che ho presentato venerdì 10 dicembre insieme a Massimo Pieri (Forza Italia) e Massimo Mattei (DS) chiediamo come l'Amministrazione Comunale intenda impegnarsi per risolvere il problema.Anche se non tra le priorità del Comune la chiusura interesserà tanti giovani che risiedono a Firenze o che qui sono venuti per studiare.Con una breve ricerca sono venuto a conoscenza di un ampio locale di proprietà del Comune: una chiesa sconsacrata, in Via di Santa Reparata al n° 79. Il locale attualmente viene utilizzato solo in minima parte come deposito del "Centro Mostre", Ente che non esiste più da circa un anno.Il locale da ristrutturare, almeno a prima vista, potrebbe essere dato in concessione alla Azienda Regionale per il Diritto allo Studio che, con un proprio investimento, potrebbe ricavarci locali studio, emeroteca un'ampia sala computers, e altri servizi.Il Comune darebbe così un segnale sia all'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio e all'Università degli Studi.Alcuni dati sull'attivita' del Centro Studentesco 5 ANNI DI ATTIVITA' 80 POSTI STUDIO 8 POSTI LETTURA IN EMEROTECA: A DISPOSIZIONE I MAGGIORI QUOTIDIANI E SETTIMANALI 7 POSTAZIONI COMPUTERS STAMPANTE LASER COLLEGATA AI PC DECINE LE INIZIATIVE CULTURALI, SOCIALI, SPORTIVE PER STUDENTI 300 LE PERSONE CHE GRAVITANO INTORNO AL CENTRO ALLA SETTIMANA 650.000 LE PAGINE STAMPATE DALLA STAMPANTE DEL CENTRO STUDENTESCO (tre anni di attività) 650 LE FIRME RACCOLTE IN CINQUE GIORNI DAGLI STUDENTI PER SALVARE IL CENTRO 18 I GIORNI ALLA CHIUSURA DEL CENTRO 2 GLI ANNI (dichiarati) DI CHIUSURA PER RESTAURO 10 gli anni di chiusura finali che si pensa equivalgano ai 2 dichiaratiQuesto in numeri il Centro Studentesco, nato a Firenze nel 1994, che la burocrazia vuol far chiudere nel 1999».Questo il testo dell'interrogazione presentata dal capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi: Constatato che in data 31 dicembre 1999, il Centro Studentesco di Servizi Sociali e Culturali di Via S. Gallo, dopo sei anni di attività, verrà chiuso per opere di ristrutturazioni, a lungo termine. Considerato che l'Azienda per il Diritto allo Studio non ha attualmente intenzione di reperire un nuovo immobile per le attività del Centro Studentesco. Dato che il Servizio del Centro Studentesco garantiva l'unico luogo nel Centro storico per lo studio anche in orario serale (fino alle 24:00) accogliendo fino a 80 posti studio, e considerato che è uno dei pochi luoghi dove è possibile trovare, oltre che un'emeroteca con i maggiori quotidiani anche 5 postazioni di computers dove elaborare e stampare gratuitamente relazioni e tesi. Visto che il Centro è gestito direttamente da studenti, unico luogo a Firenze e all'avanguardia in Italia, tanto che l'esempio è stato poi ripreso da altre Aziende regionali per il diritto allo studio in Italia. Considerato che il "Diritto allo Studio" non può essere considerato solo il diritto all'alloggio e alla mensa, ma è un concetto molto più vasto che comprende anche la possibilità di utilizzare aule per lo studio in orario serale. Appreso che il Centro Studentesco chiuderà il 31 dicembre senza date certe sulla sua riapertura, che l'Azienda non ha provveduto alla ricerca di nuovi locali, che l'Università ha ritenuto che la ricerca di nuovo spazi debba competere all'Azienda e che comunque tutto questo provocherà sempre maggiori disagi agli studenti.SI CHIEDEQuali iniziative potrà prendere l'Amministrazione Comunale per risolvere il problema.(fn)