Sgherri (Rifondazione Comunista): «Il redditometro va adeguato»
Ci sono anziani completamente non autosufficienti che aspettano anche sei mesi prima di entrare in una residenza sanitaria assistita. E magari poi la residenza assistita è nel comune di Arezzo. E' quanto ha denunciato la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri che sull'argomento ha presentato un'interrogazione al sindaco, discussa nella seduta di oggi pomeriggio del Consiglio comunale.La Sgherri ha chiesto poi, in un'apposita mozione, il riadeguamento del redditometro comunale che impone anche al nucleo familiare allargato di contribuire alla retta dall'anziano ricoverato, sebbene la normativa nazionale non lo preveda.«Nel maggio di quest'anno - ha spiegato la Sgherri - è entrato in vigore il redditometro ma questo sistema si applica solo a quanti sono stati ricoverati dal 1998 in poi». «Questa decisione - ha sottolineato la capogruppo di Rifondazione - ha così creato una disparità di trattamento fra cittadini che usufruiscono di uno stesso servizio. In altre parole la retta sociale, che arriva anche a 100 mila lire il giorno, rischia di gravare interamente sui familiari esclusi dalla legge».Secondo la Sgherri «questa situazione di disparità rischia di configurarsi per questa amministrazione come reato di indebito arricchimento». Ecco perché la capogruppo di Rifondazione ha presentato una mozione per «rivedere la delibera che istituiva il redditometro e modificarla fin dal prossimo bilancio del Duemila», mozione rielaborata e accolta dalla competente commissione. (fn)