Passerà da Firenze il treno di Dario Fo per non scordare le stragi
Passerà anche da Firenze il treno organizzato da Dario Fo e Franca Rame che, partirà domani mattina alle 11.30 da Brescia, toccherà tutte le stazioni d'Italia colpite dagli attentati: da Bologna a Firenze appunto, per concludersi a Roma, dove le «sagome» delle vittime e gli «arazzi» sulle stragi disegnati dagli studenti di una trentina di Accademie artistiche sfileranno per la capitale ricordando tutti i morti di questi anni.Che cosa unisce la strage di piazza Fontana, quella del treno «Italicus», la bomba di Brescia, quella di Bologna, l'eccidio di Peteano, gli attentati a Firenze, Milano e Roma del '93 e decine di altri fatti luttuosi? Sono alcuni dei misteri eversivi della nostra storia, dal dopoguerra in poi. I familiari di 241 vittime e centinaia di feriti attendono ancora una completa giustizia.C'è il rischio insomma che la ferita mai rimarginata della bomba nella banca dell'Agricoltura del 12 dicembre 1969 a Milano (16 morti, 84 feriti), venga incisa dai ritardi di una giustizia che pur avendo scoperto molte cose (ivi compresa la partecipazione alla strage di alcuni esponenti dei servizi segreti) tutt'ora non ha saputo o potuto dare risposte definitive: se il secolo si chiude con il ricordo di una strage di tre decenni fa, il nuovo millennio si aprirà con l'ottavo processo per quell'attentato, dopo ben 5 istruttorie. Il 16 febbraio del Duemila la Corte d'assise di Milano chiamerà sul banco degli imputati quattro persone: l'imprenditore Delfo Zorzi, latitante in Giappone, il medico veneziano Carlo Maria Maggi, l'ex leader del gruppo neofascista milanese «La Fenice», Giancarlo Rognoni, e l'esperto d'armi e presunto referente della Cia, Carlo Digilio. Per la procura sono loro i responsabili della strage, insieme a Franco Freda e Giovanni Ventura, ormai non più processabili dopo le assoluzioni nei processi di Catanzaro e Bari.L'indignazione può essere solo il motore di un desiderio di verità: perciò verrà interessata la Corte internazionale dell'Aja.Lo chiedono non solo le associazioni delle vittime delle singole stragi, fino ad ora separate e spesso oberate da ingiuste spese legali e che adesso hanno costituito il «Comitato per la memoria e la verità sulle stragi terroristiche, sugli omicidi e le violenze politiche, sulle manovre occulte di potere nella storia della Repubblica italiana», ma anche Dario Fo e Franca Rame.Per la strage di via dei Georgofili, del 27 maggio 1993, la corte d'Assise di Firenze ha inflitto il 6 giugno del 1998 14 ergastoli ai presunti esecutori e mandanti dell'attentato che costò la vita a due bambine, Nadia e Caterina Nencioni, ai loro genitori e ad uno studente di architettura.La procura distrettuale antimafia sta ancora indagando su quelli che il procuratore Piero Luigi Vigna ha definito i «mandanti a volto coperto». (fn)Questi gli orari della manifestazione che si svolgerà a Firenze lunedì 13 dicembre:ore 9.30: raduno piazzale degli Uffizi, via Lambertesca. Il corteo si dirigerà verso la stazione di Santa Maria Novella.ore 10.30: arrivo del corteo alla palazzina presidenziale della stazione di S.M. Novella e contemporaneo arrivo del treno con manifestanti stragi di Brescia-Milano-Bologna.ore 10.30 - ore 11.30: al primo piano della palazzzina reale manifestazione con autorità fra cui il Presidente del Consiglio comunale Alberto Brasca. Ci saranno anche Dario Fo e il giudice Antonino Caponnetto.ore 11.30: partenza del treno per Roma