Proseguito in Consiglio comunale il dibattito sulla sicurezza. Fittante ("i Democratici): «Stazione mobile delle forze dell'ordine in ogni quartiere»

«E' necessario istituire un vero e proprio "ufficio per la sicurezza" che coordini in modo appropriato tutte le attività di presidio e controllo del territorio». E' quanto ha proposto il capogruppo de "i Democratici" Giovanni Fittante durante il dibattito in Consiglio Comunale sulla sicurezza. Fittante ha anche proposto «una stazione mobile delle forze dell'ordine in ogni quartiere ed in particolare nelle zone più a rischio, volanti di quartiere in orari notturni, vigile-poliziotto di quartiere con suddivisione del territorio da controllare in piccoli distretti e, in quest'ottica, impiego immediato degli 81 vigili neoassunti che dovranno essere appositamente formati per questa attività». Il capogruppo de "i Democratici" ha poi chiesto «certezze sui tempi di attuazione di queste iniziative».Secondo Vittorio Foti, capogruppo di Rinnovamento Italiano, è necessario «riqualificare la città nelle sue componenti più ampie evitando quella cultura d'importazione, che non ci appartiene, che fa somigliare sempre più i nostri centri urbani a squallide fotocopie di altri contesti abitativi». Foti ha ricordato che «la proposta di Rinnovamento Italiano espressa in campagna elettorale si è rivelata quanto mai attuale soprattutto alla luce dei fatti quotidiani che stiamo vivendo ed è per questo che è apprezzabile, seppur con taluni distinguo, la proposta avanzata dal sindaco di creare un "Dipartimento sicurezza" alle sue dirette dipendenze». «Trattandosi di avvenimenti gravi e diffusi - ha poi sottolineato il capogruppo di Rinnovamento - questi devono essere affrontati con una organizzazione ampia ed articolata che abbia compiti di monitoraggio del territorio e la delega della polizia municipale come principale deterrente». «Naturalmente - ha concluso Foti - questo "Super Assessorato alla Sicurezza e alla Vivibilità Urbana" alla diretta responsabilità del sindaco, diverrebbe anche uno strumento di analisi sociologica, di investigazione e di studio sul disagio e i fattori di rischio».Per Graziano Grazzini, di Forza Italia, «merita riflessione il cambiamento sociologico della questione sicurezza: dieci anni reclamavano sicurezza solo i benestanti, oggi l'urgenza viene reclamata soprattutto da anziani e povera gente».La proposta lanciata da Achille Totaro, vicecapogruppo di Alleanza Nazionale, è quella di «attribuire al Sindaco maggiori poteri sulla falsariga di quanto già avviene per i Sindaci delle città degli Stati Uniti». «Serve poi una forte pressione degli amministratori locali nei confronti del governo - ha concluso Totaro - affinché venga riformata la legge sull'immigrazione che ha prodotto innumerevoli guasti ed ha fatto aggiungere alla criminalità locale quella extracomunitaria».Per Massimo Mattei, vicecapogruppo dei DS «la relazione del sindaco è stata esaustiva e piena di contenuti fattivi. Non è stata la solita dichiarazione d'intenti ma una valida base di partenza per il lavoro che questa amministrazione intende portare avanti sul tema della sicurezza».Susanna Agostini, dei DS, ha sottolineato «la novità positiva che il sindaco intervenga con un progetto di sicurezza urbana che prevede una formazione culturale di prevenzione a partire dagli organismi preposti fino al coinvolgimento di tutti i cittadini per migliorare la qualità della vita quotidiana e combattere ogni forma di illegalità». «Firenze – ha concluso l'Agostini – è una città con molte persone anziane ma anche con tanti bambini: sicurezza vuole quindi dire anche serenità nel percorrere le strade, frequentare le scuole, avere luoghi di aggregazione contro la solitudine». (fn)