Relazione del sindaco per il bilancio 2001. 3. La città vivibile. Ambiente, traffico, sicurezza

La città vivibile. Ambiente, traffico, sicurezzaNella relazione di bilancio dello scorso anno avevo indicato quelle che erano le scelte di mandato: una città sicura; i servizi sociali, l'istruzione e la casa; il traffico e l'ambiente e, infine, la riforma del Comune.Quelle che l'anno scorso erano scelte impostate, nel corso di quest'anno sono diventate atti concreti.Non citerò tutto ciò che è stato realizzato, ma alcuni appunti su ogni singolo tema per dare il quadro.La città sicura è diventata un cantiere di lavoro costante. Il numero antitruffa, l'assicurazione per gli anziani, l'accompagnamento a prendere la pensione o al bancomat, le colonnine sos, il debellamento della banda di nomadi che obbligava i bambini a rubare, l'assistenza alla vittime di reato, gli interventi alle Cascine, sono i tanti capitoli dell'attività innovativa che l'amministrazione sta svolgendo.Senza dimenticare il grande impegno della polizia municipale nella lotta all'abusivismo commerciale.Servizi sociali, istruzione e casa, sono i capitoli su cui si è fatto molto. Tantissimo direi.Partiamo dagli anziani, citando le due nuove Residenze Sanitarie a Montedomini, per un totale di 120 posti letto; le convenzioni per la gestione dei 5 Centri diurni, sia per autosufficienti sia per non autosufficienti (Airone, 35 posti, gestito direttamente dal Comune con un costo annuale circa 600 milioni; Demidoff, Viale Canova, Gignoro e, infine Stella del Colle, specifico per i malati di Alzheimer); senza dimenticare il potenziamento dell'assistenza domiciliare, l'estate anziani e la teleassistenza.Per i bambini il programma è stato un succedersi di realizzazioni. Voglio citare, primo fra tutti, il centro sicuro per i minori. Poi voglio ricordare Fantaghirò, l'asilo appena presentato e tra settembre e ottobre inaugureremo un altro nido. Con quello di settembre sarà il quinto nuovo asilo aperto da quando sono sindaco. Inoltre l'assessorato sta continuando a lavorare sui centri di alfabetizzazione, e abbiamo appena aperto la ludoteca nell'Educatorio del Fuligno. Sono solo alcuni esempi, ma indicano i progetti di mandato che diventano realtà.Mi sembra particolarmente importante, in questa relazione, fare un riferimento specifico al rapporto tra welfare e sanità. Un problema che riguarda la normativa nazionale, anche se il decreto Bindi offre uno spazio ai Comuni nelle conferenze per la gestione della sanità locale. Tuttavia occorre per i Comuni un maggior coinvolgimento.Non possiamo pensare, inoltre, che la presenza di Careggi sia un corpo estraneo per la nostra città. E il coinvolgimento del Comune non può avvenire solo per gli obblighi funzionali, penso ai parcheggi e al traffico. Temi su cui siamo pienamente impegnati, come dimostra il nuovo parcheggio in fase di realizzazione proprio a Careggi.Per questo ritengo che sia necessario dar vita a un patto tra Regione, Comune, Università per il riordino della sanità fiorentina.Occorrerà, in particolare, verificare in termini di area vasta i progetti finalizzati al raggiungimento di alcuni obiettivi prioritari: la riduzione delle liste di attesa, la sinergia fra gli ospedali per garantire prestazioni qualificate e integrate con quelle di Careggi, l'accentuazione del programma di ospedalizzazione e, infine, lo sviluppo della rete distrettuale.Capitolo fondamentale quello del traffico, della residenza, dell'ambiente.Partirei dal secondo punto, la residenza. Tutelare la residenza vuol dire rendere la città più vivibile. E il luogo di maggior sofferenza non è solo il centro storico, ma anche le periferie.Due esempi per tutti. Il controllo degli accessi e la chiusura della Ztl fino alle 19,30, nonché la proposta del controllo della sosta notturna. E poi i parcheggi. Due sono già i cantieri aperti: quello di piazza Ghiberti e quello di piazza Savonarola.Il nostro obiettivo è semplice. Rendere il centro storico più vivibile: sia di giorno, sia di notte, migliorando la qualità della vita di chi ci abita e allo stesso tempo salvaguardando le attività economiche di chi ci lavora. Il progetto che stiamo preparando vuole mettere delle regole anche nelle ore notturne, quando il cuore di Firenze diventa terra di nessuno, aggredito dal traffico in modo selvaggio e caotico.Ma è l'intera attività sul traffico che ha avuto un forte impulso e sta iniziando a dare risultati. Vorrei ricordare la scelta di circa 20 miliardi di investimenti per migliorare la sicurezza delle nostre strade e che i primi dati sulla qualità dell'aria, cui sta lavorando l'Università, ci dicono che la nostra battaglia contro l'inquinamento sta cominciando a dare frutti e che la qualità dell'aria della nostra città è complessivamente migliorata.La qualità dell'aria non è l'unico fronte aperto per quanto riguarda l'inquinamento: penso al problema delle polveri e a quello del rumore.Detto questo, voglio sottolineare che l'impegno per migliorare la qualità ambientale della nostra città sta avendo nuovo impulso.Un piccolo esempio: gli alberi. Sono circa mille quelli che abbiamo in programma di piantare. E saranno alle Cascine, sui viali e nelle strade grazie al progetto "sTREEt".Una piccola parentesi vorrei dedicarla per l'Oltrarno. Questo quartiere sta vivendo una profonda trasformazione, che è in primo luogo sociale e di tessuto. Penso che l'amministrazione si debba impegnare in un vero e proprio progetto Oltrarno, capace di contenere sia gli aspetti di intervento sulla viabilità e parcheggio, sia quelli che favoriscano la residenza e lo sviluppo di attività compatibili con il tessuto storico del quartiere.Ma città che migliora vuol dire anche recupero delle periferie e non posso non ricordare il via al mega intervento sulle Piagge, con oltre cento miliardi di investimenti.A chiusura di questo excursus, la tanto famigerata macchina comunale.Anche qui non si è segnato il passo, anzi, il contrario.Prosegue il processo di riorganizzazione. La più grande operazione in atto riguarda la formazione per tutti i dipendenti, progettata e finalizzata allo scopo di introdurre tecniche e modalità di lavoro per avere una pubblica amministrazione orientata al prodotto e all'efficienza.Su questo processo di riorganizzazione si innesta il recente via libera alla risoluzione consensuale del rapporto per i dirigenti, che produrrà una ulteriore valorizzazione della dirigenza e un accrescimento delle responsabilità dei funzionari con il nuovo ruolo delle posizioni organizzative. Si darà impulso ad una riorganizzazione che, riguardo ai rapporti con i cittadini, lavorerà per concentrare i front office, secondo il criterio degli "sportelli unici".Voglio sottolineare il lavoro che stiamo svolgendo per realizzare su base metropolitana un'industria dei servizi (acqua, rifiuti, energia, telecomunicazioni), rinnovata ed efficiente.L'area metropolitana è la dimensione chiave per lo sviluppo di Firenze e della Toscana, come per la crescita dei nostri servizi rimane essenziale il ruolo che le istituzioni locali possono svolgere anche in presenza di privati.Punto importante, in questo anno, è stato l'avvio del processo di affidamento della gestione del ciclo delle acque alla nuova società decisa dall'Ato.Insieme agli altri sindaci dell'ambito ottimale abbiamo deciso di affidare il servizio direttamente a Publiacqua, di realizzare una delibera tipo uguale per tutte le amministrazioni per avere una maggiore omogeneità. Infine, come ribadito anche ai rappresentati sindacali, il Comune si è impegnato a offrire garanzie occupazionali e professionali ai lavoratori che passeranno a Publiacqua.Vorrei ricordare anche che stiamo definendo le scelte per la Centrale del Latte. I punti essenziali sono tre: la realizzazione del nuovo stabilimento alla Mercafir; l'avvio del piano di dismissione progressiva e congiunta delle quote azionarie, insieme ai Comuni di Livorno e Pistoia entro l'anno; la scelta di una privatizzazione che non sia puramente finanziaria ma che, invece, consenta l'ingresso di privati per valorizzare l'esperienza storica della Centrale del Latte adeguandola alla fase attuale. Privati in grado di proporre un piano industriale che salvaguardi la filiera produttiva della nostra regione.Infine, l'aeroporto di Firenze. Dopo l'esperienza positiva della quotazione in borsa, dovremo accelerare (entro l'autunno) l'ulteriore dismissione di quote insieme ai soci pubblici (Comune di Prato e Camera di Commercio di Firenze e Prato).