Via libera alla lapide per Antonio Meucci in Santa Croce
Via libera alla lapide per ricordare Antonio Meucci, fiorentino illustre e inventore del telefono. L'assessore alle tradizioni storiche Eugenio Giani ha infatti trasmesso al presidente del consiglio dell'Opera di Santa Croce Lapo Mazzei una lettera di ringraziamento per testimoniare il compiacimento dell'Amministrazione comunale per il voto unanime con cui il consiglio ha accettato la proposta del Comune di testimoniare con una lapide nella basilica fiorentina la figura di Antonio Meucci. Questi, nato a Firenze il 13 aprile 1808, è stato riconosciuto dal congresso degli Stati Uniti con una risoluzione dell'11 giugno 2002 ufficialmente come inventore del telefono. L'assessore Giani aveva chiesto, in occasione del convegno organizzato dal Comune e dall'Associazione Toscana-Usa dello scorso dicembre, che nella simbolica basilica dei grandi italiani fosse ricordato Antonio Meucci. L'inventore fiorentino morì negli Stati Uniti in povertà nonostante le testimonianze, gli atti, gli strumenti come quelli ancora esistenti al teatro della Pergola dimostrassero senza ombra di dubbio, che egli fosse stato il primo al mondo ad avere attivato un apparecchio oggi fondamentale nella vita quotidiana. Nella parete di sinistra a Santa Croce, vicino alla speciale lapida monumentale dedicata a Leonardo da Vinci, vi sono targhe commemorative e bassorilievi a ricordo di Enrico Fermi, Guglielmo Marconi, Eugenio Barsanti, inventori di strumenti che hanno segnato la vita moderna e che l'Italia onora come suoi concittadini. "A maggior ragione commenta l'assessore Giani Antonio Meucci, fiorentino e idealista testimone di valori che in nome della scienza hanno agito come molle di trasformazione, di modernizzazione della vita di ogni giorno, ha diritto al giusto riconoscimento in quella chiesa che è considerata il tempio dei grandi italiani". Da molti anni in Santa Croce le autorità competenti hanno soprasseduto a numerose richieste per la collocazione di lapidi a ricordo di grandi personaggi, perché è opportuno usare un criterio molto selettivo per un luogo di massimo prestigio. L'iniziativa del Comune e il responsabile atteggiamento del consiglio dell'Opera di Santa Croce conferisce quindi ancor più autorevolezza e prestigio alla scelta a favore della memoria di Antonio Meucci. "Adesso si studieranno, in accordo con la soprintendenza e naturalmente il consiglio dell'Opera di Santa Croce il materiale, la tipologia, le parole e la puntuale collocazione della lapide. L'obiettivo conclude l'assessore Giani è presentare la lapide, almeno a livello di progetto e nelle sue caratteristiche concrete, il 13 aprile prossima, a 195 anni dalla nascita di Meucci nel popolare quartiere di San Frediano". (mf)