Musei e autonomia, un convegno a Palazzo Vecchio. L'assessore Siliani: "Un'occasione per affrontare temi strategici anche per Firenze"

"E' un'occasione per affrontare questioni strategiche e problematiche comuni ai musei locali che a Firenze certamente non mancano". L'assessore alla cultura Simone Siliani presenta così il XXVI Convegno Nazionale dell'A.N.M.L.I, l'associazione nazionale musei locali e istituzionalizzati che riunisce realtà non statali, di proprietà di enti locali o di fondazioni private che si è aperto questa mattina nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio. Per due giorni esperti del settore, rappresentanti dello Stato e degli enti locali e via dicendo parleranno di "Musei e Autonomia: esperienze e progetti per i musei italiani". Si tratta di un tema fondamentale: l'autonomia del museo italiano è ormai riconosciuta come strumento essenziale per assicurare l'efficace funzionamento e la rispondenza alle finalità istituzionali e sociali dei musei. Ma, come ribadisce la presidente dell'associazione Anna Maria Visser, la situazione attuale presenta aspetti contraddittori e spesso conflittuali. A fronte infatti di norme della pubblica amministrazione che indicano forme nuove di gestione dei servizi culturali, spesso si assiste ad un progressivo appesantimento burocratico dell'operatività quotidiana che comporta, come conseguenza, una minore autonomia dei direttori dei musei, mantenendone invece inalterata la responsabilità nei confronti del patrimonio e del pubblico. Sulla stessa linea l'assessore Siliani. "Anche Firenze soffre di questi problemi. Da un lato dobbiamo fare i conti con i budget sempre più limitati che frustrano la missione istituzionale dei musei degli enti locali ovvero contribuire alla costruzione dell'identità della comunità; dall'altro però la gestione, nonostante il titolo V della Costituzione introduca la cooperazione tra i diversi livello dello Stato, si tende alla separazione e questo accentua le difficoltà. Non dobbiamo poi dimenticare – conclude l'assessore Siliani – che lo Stato non riconosce i musei locali e quindi non prevede nessuna forma di finanziamento specifico".Il convegno vuole quindi ribadire la necessità di una maggiore autonomia per i musei non statali, perché soltanto in questo modo, precisa Visser, "si può reperire più risorse finanziarie e ad avere una maggiore flessibilità in materia di orari, organizzazione del personale ed eventi culturali". Il convegno è anche l'occasione per fare un primo bilancio del rapporto con il settore privato, ormai in atto da anni, e per presentare sperimentazioni di grande interesse nella direzione di concretizzare nuove forme di autonomia. L'iniziativa continuerà domani a Palazzo Vecchio mentre sabato sarà dedicato a una visita del nuovo percorso museale alla Cappella Brancacci e alla Chiesa del Carmine. (mf)