Guerra in Iraq, Domenici: "Firenze dimostri la sua volontà di pace". Preoccupazione per il futuro dell'economia della città

Un invito ai cittadini a mobilitarsi per dimostrare la volontà di pace della città di Firenze: è quello che viene dal sindaco Leonardo Domenici, all'indomani dell'attacco delle forze americane all'Iraq. "Da Firenze è venuta e verrà una risposta importante, come testimonia anche il numero delle bandiere della pace che sventola alle nostre finestre – ha detto il sindaco – E' una risposta significativa che deve restare sul piano della civiltà e della tolleranza. Il sentimento contro la guerra e contro la politica di Bush non ha niente a che vedere con l'amicizia per il popolo americano, anzi: se si vuole essere amici di qualcuno, dobbiamo anche dirgli quando sbaglia". "Oggi è importante mantenere forte anche il nostro no al terrorismo – ha aggiunto Domenici - senza assurde e infantili strumentalizzazioni. Manifestare non vuol certo dire essere per il dittatore Saddam: ma con la guerra non si risolvono i problemi, tantomeno il terrorismo".Il sindaco si è detto molto preoccupato per i riflessi dal punto di vista economico-sociale che il conflitto potrà avere per Firenze e la Toscana. "Stamani il presidente Bush ha parlato di una guerra difficile e forse più lunga del previsto. Questa prospettiva è preoccupante anche per la nostra economia. Credo che si dovranno attivare presto tavoli di confronto fra istituzioni e categorie per analizzare la situazione e cercare soluzioni. Evidentemente, sarà questa guerra e non il Forum Sociale Europeo, come pensava qualcuno, a portare danni alla nostra città".Domenici, anche in veste di presidente dell'Anci, ha anche annunciato la volontà di mettere in campo al più presto iniziative dei Comuni in campo umanitario, per portare aiuti e sostegno alle popolazioni colpite dal conflitto. (ag)