L'assessore Lastri: "la legge Moratti? L'inizio dell'agonia per la scuola che rischia di diventare una scuola di classe"

"La legge del ministro Letizia Moratti è priva di risorse economiche e arriva in un momento in cui il Governo riduce drasticamente i fondi per l'edilizia scolastica. Soltanto 10 milioni di euro per l'anno scolastico in corso per tutto il territorio nazionale".È il commento dell'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, nonché coordinatrice regionale della commissione scuola dell'ANCI."Come comuni – ha proseguito l'assessore Lastri – ci impegneremo a far capire allo stesso ministro che una legge di questo tipo non può essere applicata e chiederemo di essere ascoltati nelle sedi opportune, cosa che finora ci è stata sempre rifiutata"."È iniziata la lunga agonia della scuola grazie all'approvazione della legge Moratti – ha sottolineato l'assessore –. L'agonia inizierà con l'apertura delle iscrizioni alle scuole dell'infanzia e delle elementari. Evidentemente il ministro non è a conoscenza della grave situazione dovuta alle liste di attesa nelle scuole per l'infanzia, dello Stato, dei Comuni e delle strutture private. Non è possibile pensare di introdurre bambini di neanche tre anni di età se non c'è una riorganizzazione della scuola con tempi giusti e con inserimenti adeguati: c'è il serio rischio di un completo fallimento e di ripercussioni dannose per i bambini. Tutto questo proprio quando la legge Finanziaria ha ridimensionato gli organici tagliando personale docente e non docente ma anche gli insegnanti di sostegno: è una beffa. Questa legge ha rimesso in discussione il concetto dell'obbligo scolastico trasformandolo in diritto-dovere, ponendo seri dubbi sul carattere forte della scuola dell'obbligo. La scelta della formazione professionale che dev'essere, con la nuova legge, intrapresa a soli 13 anni, creerà disorientamento ai ragazzi e alle loro famiglie. Questa legge, così com'è stata proposta, senza tenere adeguatamente in considerazione l'attuale realtà scolastica, rischia di produrre delle esclusioni e di farla diventare una scuola di classe". (uc)PALAZZO VECCHIO, 13 Marzo 2003