Il 2003 è l'anno europeo della disabilità. Dall'assessorato alla pubblica istruzione, un progetto per abbattere le barriere fra le persone
L'obiettivo principale del progetto, "Lo sguardo della diversità", è di facilitare l'incontro con l'altro, l'accettazione e la reciprocità, stimolare la creatività cooperativa e favorire le relazioni interpersonali.Il progetto si basa sul riconoscimento delle diversità e delle differenze ed è stato realizzato dall'assessorato alla pubblica istruzione in collaborazione con l'A.N.I.E.P. (Associazione Nazionale per la promozione e la difesa dei diritti civili e sociali degli handicappati) e il dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Bologna."L'educazione degli adulti al rispetto del prossimo inizia dai bambini e il progetto è rivolto proprio a loro ha sottolineato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri . L'impegno del Comune ad assistere bambini e ragazzi disabili è permanente e di grande qualità. Cerchiamo costantemente di intervenire sui bisogni che si presentano agli utenti con numerosi servizi offerti dalla città. Anche questo progetto fa parte del significativo percorso di sostegno alle famiglie".Il progetto è articolato in tre incontri che affrontano temi ben precisi attraverso lavori individuali e di gruppo: nel primo si affronta il tema della conoscenza, nel secondo quello della diversità e nel terzo quello dell'accettazione del diversamente abile."Lo sguardo della diversità" è rivolto ai ragazzi della scuola dell'obbligo e viene realizzato con obiettivi, metodologie, attività, interventi, materiali ed ausili/sussidi didattici diversificati e mirati per il primo e secondo ciclo della scuola elementare e media inferiore mediante una serie di incontri.Per partecipare al progetto le scuole devono presentare una richiesta scritta entro il 28 febbraio. La domanda di adesione deve essere rivolta al CRED AUSILIOTECA Servizio Scuola Formazione in via Nicolodi, 2.Gli incontri del progetto si articolano su attività mirate a seconda dei bambini ai quali sono rivolti.Agli alunni è stato richiesto di disegnare se stessi e di confrontarsi con gli altri. Di disegnare una figura umana che è poi stata illustrata e spiegata. È stato chiesto di creare con del das una figura a loro piacimento, dopo averne disegnato il bozzetto, e di passare agli altri compagni il lavoro realizzato così che alla fine del giro sia possibile verificare i cambiamenti apportati, osservando le dinamiche tra i bambini e la loro capacità d'accettare ciò che il compagno fa. Gli alunni hanno anche inventato una fiaba animata dai personaggi creati col das e hanno assistito a uno spezzone del film "Gaby una storia vera" (di Luis Madoky, 1987) e poi, divisi in due gruppi, hanno raccontato agli altri quello che hanno notato. (uc)PALAZZO VECCHIO, 26 Febbraio 2003