Migliaia di interventi per i vigili di quartiere. L'assessore Cioni: "L'Amministrazione interviene contro il degrado, ma non confondiamo i problemi sociali con la criminalità"
Oltre 1.700 rottami rimossi, più di 2mila richieste di intervento, oltre 1.600 interviste a commercianti e operatori economici. Sono solo alcuni dei numeri dell'attività della Polizia di Quartiere entrata in servizio a giugno dell'anno scorso. Sono 252 gli agenti impegnati dal primo giugno sulle 42 zone di intervento individuate dal comando e che hanno la "missione" di presidiare il territorio diventando il punto di contatto tra l'Amministrazione comunale e i cittadini. "I vigili sono sulle strade, i risultati si vedono e sono importanti afferma l'assessore alla vivibilità e sicurezza urbana Graziano Cioni anche sotto il profilo della prevenzione e della lotta al degrado".Entrando nel dettaglio il comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini e la vicecomandante Patrizia Verrusio hanno fornito una serie di dati sull'attività della Polizia di quartiere. Da luglio i vigili hanno ordinato la rimozione di 1.759 relitti lasciati per strada, nei giardino o sul marciapiedi. Ovvero 619 biciclette, 1.122 ciclomotori, 11 moto e 7 auto. Per quanto riguarda le segnalazioni dei cittadini o le necessità di interventi rilevate dai vigili che poi diventano relazioni di servizio con cui richiedono provvedimenti risolutivi, sono state inoltrati 2.122 rapporti di cui 649 relativi alla manutenzione delle strade, 592 per sistemazione segnaletica stradale, 159 per manutenzione aree verdi e 722 per problemi diversi. Dall'inizio di agosto la Polizia Municipale ha iniziato a raccogliere le segnalazioni e le richieste andando a cercare direttamente da chi lavora nelle strade e piazze della città. Gli agenti hanno effettuato 1.634 interviste e i risultati sono oggetto di uno studio per individuare i problemi più sentiti. "L'obiettivo spiega la vicecomandante Verrusio è creare un percorso condiviso per la risoluzione delle questioni sollevate dai cittadini". Altro servizio che ha riscosso il gradimento dei cittadini è quello del vigile a casa. A fronte di 2.796 richieste di intervento (soprattutto in seguito a telefonate), per 2.321 volte i vigili si sono recati di persona dai cittadini per verificare in loco il problema. Alla normale attività del vigile di quartiere, dal primo febbraio si sono aggiunti due progetti specifici: la campagna anti degrado e gli interventi del neo reparto contro l'abusivismo commerciale. La prima è una campagna lanciata dall'Amministrazione comunale per reprimere una serie di comportamenti che creano fastidio e disagio ai cittadini come per esempio chi fa fare i "bisognini" al cane in strada senza raccoglierli, chi scrive sui muri e chi abbandona rifiuti in giro. In tre settimane gli agenti hanno fermato 279 persone con cani per controlli: 156 sono risultati in regola, ovvero avevano la paletta o un altro strumento per raccogliere gli escrementi. Ventuno i padroni sanzionati (la contravvenzione è di circa 50 euro) perché non avevano raccolto il "bisognino" del loro cane. Senza contare poi le persone che non sono state neanche fermate perché chiaramente in possesso della paletta.Per quanto riguarda le segnalazioni dei vigili agli addetti del Quadrifoglio per le scritte sui muri e gli arredi urbani non in perfetta efficienza sono state 233 mentre sono state allontanate 36 persone che chiedevano l'elemosina. A questo si aggiungono le centinaia di biciclette rimosse in centro. Positivi anche i risultati dell'azione contro l'abusivismo commerciale in centro: in tre settimane sono stati effettuati 130 sequestri per un totale di 5.719 oggetti (nel 2002 i sequestri si sono attestati a quota 2.062 pari a 125.422 pezzi)."La presenza dei vigili nelle strade e nelle piazze, i numeri della loro attività dimostrano che l'Amministrazione non trascura la sicurezza dei cittadini spiega l'assessore Cioni -. Bisogna però fare una premessa fondamentale: la percezione di pericolo non sempre corrisponde a pericoli e rischi reali. Per esempio a Firenze i reati risultano da anni in netta diminuzione, nonostante questo l'insicurezza dei cittadini aumenta". Molto spesso infatti la percezione del pericolo non è legata a fenomeni di criminalità o di microcriminalità quanto piuttosto alla presenza di problematiche sociali che richiedono una risposta complessiva e non soltanto interventi di repressione. L'assessore Cioni risponde poi alle denunce rilanciate in questi giorni sul degrado di alcune zone del centro storico. "Chi vede questa città come un luogo in mano alla criminalità, chi considera gli stranieri che sostano in questa o quella piazza come un elemento di pericolo non fa un buon servizio a Firenze. La criminalità e i problemi sociali, che pure esistono nella nostra città, sono due cose ben diverse e non vanno confuse". (mf)