Inaugurato dal sindaco Domenici il complesso ristrutturato delle ex Leopoldine in piazza Tasso

"Un grande intervento di recupero per la città e in particolare per il centro storico". Lo ha detto il sindaco Leonardo Domenici che oggi, assieme all'assessore alle politiche per la casa Tea Albini, all'assessore alla vivibilità Graziano Cioni e alla presidente del Quartiere 1 Anna Laura Abbamondi, ha inaugurato il complesso ristrutturato delle ex Leopoldine in piazza Torquato Tasso. Nell'immobile sono stati realizzati sette alloggi di edilizia residenziale pubblica, un'altana che diverrà luogo di incontro e di rappresentanza per l'Amministrazione comunale, e i locali dell'Ufficio Città Sicura. Un intervento che va a riqualificare un'intera zona e molto atteso dalla popolazione e dai commercianti che hanno accolto con soddisfazione il recupero dell'immobile, tanto che la pasticceria Beconcini ha offerto il rinfresco che ha seguito l'inaugurazione.Il costo complessivo dell'intervento è stato di 930.000 euro oltre a 345.000 euro per il progetto "Rebuild" cofinanziato attraverso il programma Comunitario "Thermie 98". Il progetto "Rebuild" prevede il recupero del complesso delle Leopoldine (prevalentemente dell'altana) con l'utilizzo di soluzioni architettoniche e di tecniche edilizie e accorgimenti tecnologici per lo sfruttamento di energie rinnovabili, per la produzione di energia e per la razionalizzazione ed il risparmio energetico.La superficie complessiva interessata all'intervento è di 926 metri quadrati, di cui 363 destinata agli alloggi, 130 per l'Ufficio Città Sicura, 124 di portico e 226 di altana. Dei sette alloggi (rispettivamente di 40, 58, 54, 58, 44, 43 e 71 metri quadrati), cinque sono stati assegnati a nuclei familiari sfrattati provenienti dal centro storico (due) e Gavinana, Soffiano e Ponte di Mezzo. Altri due provengono dalla graduatoria di Edilizia Residenziale Pubblica."La giornata di oggi – ha sottolineato il sindaco Domenici – conferma che siamo un'Amministrazione che fa le cose. Questo intervento rappresenta un segnale forte per la riqualificazione di una parte importante della città come l'Oltrarno. Il recupero del complesso delle Leopoldine va nella direzione da noi più volte auspicata del mantenimento della residenza nel centro storico e della restituzione alla città e alla fruibilità dei cittadini di luoghi recuperati e da tempo in stato di abbandono. Anche la localizzazione dell'Ufficio Città Sicura non è casuale perché rappresenta un contributo alla vivibilità di un quartiere assai popolato"."Per il definitivo recupero del complesso – ha aggiunto l'assessore Albini – mancano ancora gli interventi sul chiostro e sul porticato già progettati e finanziati e che sarà possibile realizzare non appena la Sovrintendenza ai beni ambientali e architettonici e la curia avranno ultimato i lavori di loro competenza nella prospiciente scuola di teologia". Al momento non è previsto il recupero della parte di proprietà delle suore dell'Istituto San Francesco di Sales.(fd)IN ALLEGATO LE NOTIZIE STORICHE SUL COMPLESSO DELLE EX LEOPOLDINEChiesa, convento, lazzeretto, convitto, scuola, alloggio per sfrattati, centro sociale, consultorio. Queste le molteplici funzioni assolte dal lontano 1068 ai giorni nostri dell'immobile conosciuto a tutti come Leopoldine, in piazza Torquato Tasso.Nella storica struttura, più volte modificata con opere murarie che ne hanno cambiato l'aspetto interno, vi hanno soggiornato nel corso dei secoli gli Eremiti del Monastero di Camaldoli, le Monache Cavalieresche Gerosolimitane, poi è stato adibito a "Spedale de' poveri mendicanti", Spedale per " Donne cò piccoli lor Figli" e "Convitto di povere fanciulle". Nel 1786 il Granduca Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena dispone che il Convitto ospiti le "Regie Scuole Leopoldine" che occuperanno i locali fino al 1890.Durante il periodo bellico i locali vengono utilizzati per offrire alloggio ai cittadini sfollati e fino al 1965 verranno utilizzati per ospitare i nuclei familiari sfrattati.L'alluvione del 1966 ed un successivo incendio contribuiscono ulteriormente al degrado del complesso fin quando l'Amministrazione Comunale dispone un restauro mirato a ripristinare la struttura originaria, relativamente alla Cappella che viene destinata a spazio polivalente di quartiere. A partire dagli anni settanta i locali ospitano i servizi sociali e in seguito, anche un consultorio. La struttura viene occupata abusivamente, da 15 giovani e 27 cani, fino al novembre del 2000, quando l'immobile viene sgomberato. Si arriva così al 9 febbraio 2001 quando prendono il via i lavori di recupero.