Cigliana e Abbate (FI): «La sinistra sa solo aumentare le tasse. L'imposta sulla casa non va toccata»
«L'esosa pressione fiscale oggi minacciata dalla giunta conferma l'incapacità dell'amministrazione di reperire voci di risparmio nell'ambito del bilancio stesso e l'incapacità di ottimizzare e razionalizzare da una parte la possibilità di risorse e dall'altra le spese». Il giudizio è del capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana e del consigliere Valerio Abbate che è anche vicepresidente della commissione bilancio.Secondo Cigliana e Abbate «invece di accusare la finanziaria del Governo, il sindaco ed il vicesindaco farebbero bene ad impiegare il loro tempo a riflettere sulle ragioni di una pressione fiscale che conferisce a Firenze tristi record negativi, dall'imposta sulla casa a quella sui rifiuti ai servizi per il turismo: e farebbero anche bene a darne compiuta spiegazione alle categorie economiche e ai cittadini, assumendosi in pieno le responsabilità di loro competenza».«Forza Italia dice no, in particolare, all'aumento dell'Ici - hanno proseguito i due esponenti del centrodestra - la casa è un bene primario del cittadino e un aumento indiscriminato di questa imposta si configura comunque come un atto di profonda ingiustizia ai danni di chi sacrifica la propria vita per acquistarsi un bene che comunque significa certezza e sicurezza. Casa non vuol dire solo investimento, non vuol dire necessariamente speculazione. Ma di questo l'amministrazione comunalenon può tener conto: la sinistra deve per sua natura colpire ogni forma di proprietà».«Pesante anche il minacciato aumento della tassa sui rifiuti - hanno concluso Cigliana e Abbate - a fronte di un inefficace servizio e di una mancata politica della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti; così come l'aumento della tassa sui bus turistici, al di fuori di una qualunque politica del turismo, va a colpire l'unico settore che, in quanto motore di una parte dell'economia della città, consente l'afflusso di risorse fresche. Quindi Forza Italia dice no ad una politica fiscale fine a se stessa perché rivolta solo al risanamento dei buchi di bilancio dovuti ad una continua cattiva gestione della cosa pubblica. Firenze città sempre più caotica, invivibile e cara, si sta configurando città sempre meno appetibile, come confermano la continua diminuzione della popolazione residente e una non più velata crisi di diversi settori economici. A meno che non sia questo l'obiettivo della giunta: e ci sta davvero riuscendo». (fn)