Bilancio 2003, iniziato l'iter di concertazione della manovra finanziaria. Il sindaco Domenici rilancia il contributo di scopo
Ridurre al minimo gli eventuali aumenti dell'Ici, mantenere il livello attuale dei servizi, la necessità di rilanciare il contributo di scopo. Sono questi gli obiettivi della manovra 2003 illustrata oggi alla giunta dal vicesindaco e assessore al bilancio Giuseppe Matulli che ha avuto, su proposta del sindaco Leonardo Domenici, di proseguire gli incontri di concertazione con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria.Tre gli elementi sottolineati dal vicesindaco nella sua relazione: l'aumento crescente della domanda di servizi da parte della popolazione; la riduzione delle entrate comunali causate da un lato dai minori trasferimenti statali e dall'altro dal blocco, previsto nella Finanziaria, dell'incremento dell'addizionale Irpef; l'anomalia tra il numero dei residenti, su cui grava la fiscalità locale, e quello effettivo delle persone che gravitano su Firenze e utilizzano la città. A fronte dell'esigenza di mantenere il livello dei servizi, il vicesindaco ha posto l'attenzione sulla necessità di intervenire sulla politica delle entrate. Confermato l'obiettivo di ridurre al minimo l'eventuale manovra sull'Ici, restano da individuare quali voci siano da riconsiderare anche alla luce della concertazione con le forze della maggioranza, i Quartieri, le organizzazioni sindacali e di categoria.A rendere la situazione ancor più difficile contribuisce anche la decurtazione del fondo per le politiche sociali decisa dal governo. "A questo punto ha spiegato il sindaco Domenici visto che non è possibile pesare soltanto sui cittadini, diventa essenziale rilanciare il contributo di scopo anche nei confronti della Regione Toscana". Tra le altre operazioni sul tappeto anche la restituzione dei debiti alla Cassa Depositi e Prestiti (con l'estinzione dei mutui a tassi superiori al 6% e quindi la cessazione dei ratei da pagare). Su questo tema, il sindaco Domenici ha ricordato che l'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) ha chiesto al governo un decreto integrativo correttivo della Finanziaria per il rifinanziamento del fondo Iva e per la rinegoziazione e prolungamento fino a 30 anni dell'ammortamento dei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti. (mf)