Alta velocità/1. Inaugurata all'Istituto degli Innocenti la mostra dei dieci progetti del concorso per la nuova stazione di Firenze

Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici e il presidente e amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Giancarlo Cimoli hanno inaugurato oggi a Firenze, presso l'Ospedale degli Innocenti, la mostra dedicata ai dieci progetti del concorso per la Nuova Stazione Alta Velocità di Firenze. La mostra è stata allestita su progetto di Gae Aulenti e con la direzione scientifica di Francesco Dal Co.Norman Foster e Arup, Arata Isozaki, Santiago Calatrava, Carlos Ferrater, Francesco Cellini, Foreign Office Architects, G.M.P., Gruppo Toscano, Zaha Hadid, Ricci & Spaini sono i dieci architetti e studi di architettura che hanno partecipato alla selezione finale, vinta da Norman Foster, del concorso bandito da Tav - società del Gruppo Ferrovie dello Stato - per la progettazione della nuova stazione di Firenze che accoglierà i treni ad alta velocità. Secondo classificato è risultato il giapponese Isozaki, terzo lo spagnolo Calatrava.La mostra corona un anno di lavoro dedicato all'espletamento del concorso e costituisce il segno tangibile dell'impegno che le Ferrovie dello Stato stanno assumendo per promuovere la grande architettura nel nostro Paese. Oltre a Firenze, infatti, nasceranno nuove stazioni a Torino, Roma, Bologna e Napoli, con progetti affidati ad alcuni tra i più affermati architetti del mondo.L'occasione che ha permesso alle Ferrovie dello Stato di riprendere il ruolo di committente della grande architettura è l'ingresso, nelle metropoli italiane, della più importante infrastruttura pubblica dal dopoguerra ad oggi in costruzione: le linee ferroviarie ad Alta Velocità.In mostra a Firenze, oltre al progetto vincitore, scelto da una giuria composta da Gae Aulenti, Pio Baldi, Gianni Colantoni, Francesco Dal Co, Carlo De Vito, Josef Paul Kleiues, Stefano Reggio, Jan Sondergaard e Marco Tamino, saranno esposti i progetti di tutti i partecipanti, per offrire al pubblico l'occasione di riflettere su una delle sfide più difficili per l'architettura contemporanea: l'ideazione di una stazione ferroviaria in una città d'arte come Firenze.La mostra darà risalto all'impegno con cui professionisti della scena internazionale hanno interpretato con i loro progetti un'opera che integrando le sue caratteristiche di innovazione tecnologica e architettonica vuole avvicinare Firenze alle più avanzate città europee. E anche se questi progetti, dopo la vittoria di Foster, resteranno sulla carta, rappresentano comunque grandi testimonianze dell'ingegno e dell'arte.Chiusa da decenni alle grandi realizzazioni culturali, Firenze ha inaugurato una nuova stagione e si fa teatro di una trasformazione: il nome di Norman Foster affiancherà quello di Isozaki, Calatrava, Nouvel, Piano, Ricci, Gabetti e Isola per importanti opere di modernizzazione.La nuova stazione – per la quale i lavori partiranno nel 2005 e termineranno nel 2009 - sorgerà nell'area di Belfiore, si svilupperà su una superficie di oltre 45.000 metri quadrati e prevede un investimento di circa 240 milioni di euro. Il complesso, che darà accesso ai 7 chilometri di linea sotterranea ad alta velocità che attraverserà Firenze, è destinato a diventare il principale nodo di interscambio cittadino e regionale e sarà collegato alla stazione di Santa Maria Novella e al centro storico di Firenze da una nuova linea tranviaria e dai treni metropolitani di superficie.La stazione sarà anche il simbolo del "salto" infrastrutturale e della rivoluzione della mobilità che si appresta a vivere la città, non soltanto con il passante ferroviario, ma anche con il sistema delle tramvie, la terza corsia autostradale, i nuovi parcheggi. (seg-red)