Bandiera della pace esposta a Palazzo Vecchio, 20 consiglieri pronti ad autodenunciarsi se la procura deciderà di aprire un inchiesta

Venti consiglieri sono pronti ad autodenunciarsi se la procura aprirà un'inchiesta sulla decisione del sindaco di esporre la bandiera della pace da Palazzo Vecchio.Si tratta di Walter Acciai, Susanna Agostini, Lavinia Balata Orsatti, Riccardo Basosi, Ugo Caffaz, Sabato Cerrato, Alberto Cianchi, Sandro Domenichetti, Vincenzo Esposito, Enrico Falqui, Giovanni Fittante, Alberto Formigli, Paolo Imperlati, Alessandro Lo Presti, Gregorio Malavolti, Lorenzo Marzullo, Massimo Mattei, Valdemaro Nutini, Alessio Papini, Luca Pettini.«Lunedì scorso - hanno spiegato - abbiamo proposto ed approvato, durante il consiglio comunale, un ordine del giorno che invitava il sindaco ad esporre temporaneamente la bandiera della pace sulla facciata di Palazzo Vecchio e nelle sedi decentrate dell'amministrazione comunale con l'invito altresì alle aziende partecipate del Comune ad esporre la bandiera della pace nelle proprie sedi e sui propri mezzi. Ci siamo determinati a fare tale proposta in applicazione dell'articolo 12 del D.P.R. n. 121 del 7/4/2000 il quale dispone che "l'esposizione delle bandiere all'esterno ed all'interno delle sedi delle Regioni e degli Enti Locali è oggetto dell'autonomia normativa e regolamentare delle rispettive amministrazioni" e sia in considerazione che sia la Costituzione Italiana che la Carta delle Nazioni Unite ripudiano la guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali».Secondo i 20 consiglieri «il nostro pianeta sta attraversando un momento particolarmente delicato, visto che nelle prossime settimane è altissimo il rischio dell'esplosione di un conflitto mondiale contro l'Iraq che finirebbe non soltanto per destabilizzare l'intero pianeta, ma soprattutto per comportare devastazione in tutto quel territorio e numerosissime vittime anche tra la popolazione civile».«Numerose ed autorevoli voci - hanno proseguito - si sono alzate in Italia ed in tutto il mondo per dichiarare che la guerra non è inevitabile. Un numero sempre più crescente di nostri concittadini sta scegliendo di esporre alla propria finestra una bandiera con i colori dell'arcobaleno a testimonianza di un impegno visibile e concreto per la pace. A nostro avviso un ruolo fondamentale delle istituzioni locali è quello di mostrare senso di responsabilità adoperandosi per costruire le possibilità di pace dal basso, nelle forme di una sempre più ampia conoscenza e collaborazione tra i popoli e la bandiera della pace testimonia simbolicamente, oltre che l'adesione ad un valore universale come quello della pace, che è patrimonio di tutti i cittadini del pianeta, anche l'impegno ad adoperarsi per impedire, nell'ambito delle proprie possibilità, l'esplodere della guerra».«La bandiera della pace - hanno concluso - è stata esposta in luogo diverso da quello adibito all'esposizione del tricolore e della bandiera europea. In conseguenza del voto liberamente espresso insieme al sindaco nella seduta del consiglio comunale di lunedì scorso, qualora nei confronti della persona del sindaco si ravvisasse una qualsivoglia ipotesi di reato ci riteniamo in tutto corresponsabili». (fn)