Fittante: «Lunedì discuteremo le alternative alla pedonalizzazione della zona intorno al consolato Usa. E' necessario intervenire rapidamente»
La commissione trasporti riaffronterà la questione della pedonalizzazione intorno al consolato Usa. Lunedì prossimo sarà discussa la mozione di Giovanni Fittante, capogruppo di Insieme per l'Ulivo in Toscana, che invita il sindaco a «percorrere altre soluzioni alternative alla pedonalizzazione come il restringimento della carreggiata di fronte al consolato».«Una proposta che avevo già annunciato al console statunitense in una lettera aperta - ha spiegato Fittante - e che successivamente è stata presentata anche al sindaco e al prefetto. Il restringimento della carreggiata, dal lato dell'Arno, credo possa essere una buona soluzione di mediazione tra le esigenze di sicurezza del consolato ed il diritto dei fiorentini di continuare a vivere la propria città in condizioni di normalità». (fn)Questo il testo della mozione:MOZIONE URGENTEOggetto: invita il Sindaco a percorrere altre soluzioni alternative alla pedonalizzazione dell'area circostante il Consolato Usa quali il restringimento della carreggiata di fronte al Consolato al fine di far diminuire la velocità dei veicoli in transito Considerato che l'attuale situazione del traffico a Firenze è a dir poco critica a causa dei numerosi cantieri aperti per la realizzazione delle grandi opere, e per cui produce molti disagi ai cittadini e alle attività economiche della città; Considerato che la decisione di chiudere, sia al transito sia alla sosta, tutta la zona adiacente al Consolato Usa oltre a creare innumerevoli disagi ai residenti della zona provocherà presumibilmente la paralisi di tutte le attività economiche, commerciali e turistiche situate nel triangolo Borgognissanti, Porta a Prato e Ponte alla Vittoria e, in particolar modo, in Via Magenta, Via Curtatone e Via Montebello; Considerato che tutta l'area in oggetto interessata dalla chiusura al traffico è già da tempo gravata da lavori per la costruzione del sottopasso di piazza della Vittoria e del relativo parcheggio sotterraneo; Considerato, inoltre, che tale provvedimento provocherà nuovi problemi per le zone limitrofe con relativo aumento del traffico e dell'inquinamento che graverà sulla salute dei cittadini soprattutto nelle vie più adiacenti; Considerato che la sicurezza del consolato Usa può essere ugualmente garantita dalle importanti misure di sicurezza peraltro già in essere ed, eventualmente, incrementata restringendo la carreggiata della strada davanti al Consolato; Considerato che in altre città come Roma e Milano che avevano lo stesso problema di dover garantire la sicurezza dei consolati Usa sono stati adottati provvedimenti dicersi da quelli in essere a Firenze; Considerato che se dovessimo utilizzare lo stesso metodo per tutte le ambasciate o consolati presenti in città al fine di rafforzarne la sicurezza, Firenze diventerebbe inevitabilmente una città bloccata e con accessibilità limitata per i cittadini; Ritenendo tuttavia importante la funzione di tali consolati è auspicabile, in caso esistano problemi di sicurezza, prevedere eventualmente il loro dislocamento al di fuori del centro cittadino in zone più idonee per garantirne la sicurezza.INVITA IL SINDACO A percorrere altre soluzioni come il restringimento della carreggiata di fronte al consolato Usa così garantendo da una parte le esigenze di sicurezza del Consolato e, dall'altra, la possibilità di far defluire le macchine recando meno disagio possibile ai residenti dell'area interessata.. Soluzione, peraltro, già adottata in altre città come Roma e Milano che presentano gli stessi problemi di Firenze; A prendere in considerazione, concordemente con le autorità americane, una eventuale diversa collocazione del Consolato Usa in aree più idonee a garantire la sua sicurezza.Giovanni FittanteQuesto il resto della lettera:«Egregio Signor Console,Le scrivo relativamente alla chiusura al traffico della zona adiacente il consolato USA per significarLe tutta la mia preoccupazione e quella di moltissimi cittadini di Firenze riguardo alla decisione presa a tal proposito.Ferma restando l'esigenza di garantire la sicurezza del Consolato Usa, soprattutto in una fase delicata come l'attuale, e ferma restando la storica amicizia che lega ormai da lungo tempo la città di Firenze agli stati Uniti d'America, ritengo che non si possano trascurare tutti i risvolti e le conseguenze che con tale provvedimento vanno a ricadere su una parte significativa della città. Peraltro, tale provvedimento cade in un momento in cui la situazione del traffico a Firenze è a dir poco critica a causa dei numerosi cantieri aperti per la realizzazione delle grandi opere e in conseguenza dei quali i cittadini già da tempo stanno sopportando non pochi disagi.Più in particolare è indubbio che con la chiusura del traffico dell'intera zona interessata si stanno verificando innumerevoli disagi per i residenti della zona di Via Montebello, Via Magenta e Via del Curtatone e per i residenti delle zone circostanti al Consolato dove inevitabilmente vi è stato un pesantissimo aumento del traffico e, quindi, anche un aumento dell'inquinamento che graverà sulla salute dei cittadini. Non solo: con la situazione attuale inevitabilmente si assisterà ad una lenta e progressiva paralisi di tutte le aziende turistiche e commerciali della zonaSicuramente altre erano le soluzioni percorribili che avrebbero potuto da un lato garantire la sicurezza del Consolato e, dall'altro, limitare al minimo i disagi per i residenti. Ad esempio, si poteva e si può prevedere il restringimento della carreggiata davanti al Consolato come, peraltro, è già stato fatto in altre grandi città italiane come Roma e Milano che sono interessate dallo stesso problema di Firenze di garantire la sicurezza.In conclusione credo che la proposta di un restringimento della carreggiata, dal lato dell'Arno, possa essere una buona soluzione di mediazione tra le esigenze di sicurezza del Consolato ed il diritto dei cittadini fiorentini di continuare a vivere la propria città in condizioni di normalità.Per cui, nella mia qualità di rappresentante delle istituzioni della città e, quindi, dei cittadini di Firenze sono a chiederLe di prendere in seria considerazione la possibilità di adottare provvedimenti alternativi a quelli attuali, come quella sopra esposta, in modo da ripristinare una situazione di piena vivibilità della zona adiacente al Consolato Usa.Mi auguro che tale proposta, che avanzerò in Consiglio Comunale, possa essere da Lei condivisa.CordialmenteIl CapogruppoGiovanni Fittante»