Sul ponte Santa Trinita manifestazione delle "Donne di Firenze" contro la guerra
Continua la mobilitazione delle «Donne di Firenze» che sabato prossimo saranno a Roma per la manifestazione nazionale contro la guerra in Iraq.«A Roma - ha spiegato la consigliera dei Ds Susanna Agostini - manifesteremo dietro lo striscione "Per la pace ci vuole coraggio". Domani, dalle 13 alle 14, saremo invece sul ponte Santa Trinita. I ponti di Firenze, distrutti dai nazifascisti nel 1944, rappresentano da sempre una delle più drammatiche immagini della guerra: per questo abbiamo scelto il ponte Santa Trinita come luogo per manifestare a favore della pace».«La scelta di esporre la bandiera della pace da Palazzo Vecchio è legittima - ha concluso la consigliere diessina e segna l'adesione convinta della stragrande maggioranza dei fiorentini ad una politica di soluzione pacifica delle controversie internazionali, per quanto possano risultare complesse». (fn)Questo il testo dell'appello delle "Donne di Firenze":«Abbiamo scelto il Ponte Santa Trinita come luogo simbolico per invitare tutti ad essere coraggiosi, in particolare quelli che ancora sono indecisi e pensano che schierarsi contro la guerra voglia dire essere antiamericani.Non è così.Anzi, il Ponte Santa Trinita è il simbolo della pace riconquistata e della ricostruzione avvenuta anche grazie a notevoli contributi economici da parte degli Stati Uniti. Con l'impegno di tutti, Firenze dimostrò al mondo di rappresentare un valore che andava oltre i confini e gli interessi personali.La partecipazione popolare e mondiale fu entusiasmante: era scoppiata da poco la PACE.Oggi dobbiamo inventare nuovi atti di coraggio per evitare che scoppi la guerra e, da subito, cominciare a costruire una cultura e un potere di pace.Col nemico è più difficile fare la pace, ma la sfida è più grande e il risultato molto più attraente.Per trovare il coraggio di fare la pace, contiamo sulla partecipazione appassionata di tutti, con il cuore e con la mente e vogliamo far leva sulle emozioni che si provano a vedere l'immagine del Ponte Santa Trinita che salta in aria.E se la guerra fosse qui, adesso, a casa nostra?Il privilegio di vivere a Firenze ci induce a desiderare che la nostra città diventi il cuore pulsante di coloro che si oppongono alle forze della distruzione.Invitiamo i fiorentini a manifestare il loro coraggio di dire no alla guerra, con ogni mezzo: bandiere della pace, straccetti bianchi, messaggi, lettere ai giornali, telefonate alle radio, boicottaggi, azioni non violente di resistenza civile, invito all'obiezione civile e alla disobbedienza.P.S."A tutti griderò di non partire più e di non obbedire per andare a morire per non importa chi
se il sangue servirà, Egregio Presidente, c'è il suo, se mi consente
..."Firenze, 13 febbraio 2003"Donne di Firenze"»