Giocoli (FI) e Checcucci (AN): «Non dimentichiamo le sofferenze degli esuli dell'Istria e della Dalmazia»
«Il Comune renda omaggio a tutti quegli italiani che, in Istria e Dalmazia, furono costretti a lasciare le loro terre in seguito al trattato di pace del 1947 che ridisegnò i confini nazionali a Nord-Est». E' la richiesta avanzata dalla vicecapogruppo di Forza Italia Bianca Maria Giocoli e dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci che sono intervenute in consiglio comunale avvolte dalla bandiera tricolore.«Un gesto di solidarietà per esprimere la nostra vicinanza a tutti gli esuli ma anche ai nostri compatrioti vittime delle foibe - hanno spiegato Giocoli e Checcucci così come il 27 gennaio scorso abbiamo ricordato il martirio degli ebrei. Oggi i profughi giuliani-dalmati ricordano la cacciata dalle loro terre e lo sterminio attuato dal regime comunista di Tito. E' doveroso ricordare che la comunità giuliano-dalmata non solo ha pagato con i suoi morti le persecuzioni titine, non solo è stata costretta ad abbandonare le proprie terre e le proprie case ma è proprio con i beni lasciati in terra d'Istria che l'Italia ha pagato il 60% dei debiti di guerra imposti dal trattato di pace. Troppo poco ancora si conosce della storia di questo popolo che ha scelto ed ha pagato caro il prezzo di voler restare libero e di nazionalità italiana».«Molti profughi - hanno concluso le due consigliere della Casa delle Libertà - furono ospitati nell'ex manifattura tabacchi di Sant'Orsola, in via Guelfa. Quando tale complesso sarà restaurato, l'amministrazione dovrà ricordare, nel modo più opportuno, le sofferenze sopportate da tutti questi nostri compatrioti». (fn)