Progressiva stabilizzazione e integrazione degli stranieri sul territorio. Lo dicono i dati dell' Osservatorio sull'immigrazione e della Caritas

Una maggiore integrazione e stabilizzazione degli immigrati. Un segnale determinato da vari indicatori fra cui la frequenza scolastica, l'inserimento nel mondo del lavoro e altri dati relativi agli immigrati residenti, ai minori, all'utilizzo del servizio sanitario nazionale.La tendenza alla progressiva stabilizzazione sul territorio emerge dai risultati dell'Osservatorio sull'immigrazione straniera dell'area fiorentina che ha preso in esame il fenomeno nel comune di Firenze e nel Nord Ovest (Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Scandicci, cadenzano, Fiesole, Lastra a Signa, Signa e Vaglia) in modo da creare un quadro utile su cui costruire politiche adeguate. La presenza straniera nella Provincia di Firenze sarà domani oggetto di un convegno che si terrà nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio e a cui parteciperanno, oltre all'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti, il Vicesindaco di Sesto Alessandro Martini, Francesco Paletti della Caritas, Andrea Valzania di Ires Toscana. La giornata comincia alle 9,30 e le conclusioni sono previste a fine mattinata dopo le 11.In base ai dati del Comune, gli stranieri non comunitari residenti al 31 dicembre 2002 sono 25.540 e cioè circa il 6,8% del totale della popolazione residente, evidenziando un incremento del 1,1% rispetto al 2001. Numerosissimi sono sempre i cinesi e gli albanesi con nuove microcomunità in ascesa come i rumeni aumentati del 13%, i bengalesi del 14%. In particolare è da sottolineare il "sorpasso" delle donne che nel 2002 hanno rappresentato il 52% del totale dei residenti.Incremento anche delle percentuali di stranieri che si iscrivono al collocamento e che frequentano le scuole. Secondo i dati dell'Osservatorio nel 2001 erano 2700 gli stranieri iscritti nelle scuole medie, nel 2002 la percentuale è quasi raddoppiata arrivando a 5140."I dati che ci fornisce l'Osservatorio, - ha spiegato l'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti- non ha la finalità di osservare, ma su questi dati dobbiamo lavorare e costruire politiche giuste che facciano sentire gli stranieri sempre di più nuovi cittadini".(lb)