Blocco dei motorini, intervengono i capigruppo della Casa della Libertà
Questo il testo delle dichiarazioni dei capigruppo della Casa delle Libertà:«I consiglieri di maggioranza a Firenze prendono le decisioni non nell'interesse della città ma per il mantenimento dei loro equilibri interni, politicamente non contano niente e sono schiacciati ed umiliati dal Sindaco e dalla giunta al punto che sono costretti ad indegne e patetiche retromarce quando osano esprimere una opinione in dissenso con quella del Sindaco. Il quadro è emerso con chiarezza lunedì scorso nel dibattito sui divieti ai motorini, quando, nel giro di 24 ore, il capogruppo dei Ds Caffaz, quello della Margherita Basosi, l'ideologo centrista Gianni Conti e Simone Menci, solo per citarne alcuni, si sono rimangiati in modo goffo ed indecoroso quanto pubblicamente affermato sulla stampa cittadina il giorno prima.Ricordiamo qualche frase che è stata pubblicata e mai smentita dai diretti interessati: "(
) per noi il provvedimento va ritirato. I motorini non si possono bloccare, abbiamo perfino fatto togliere dal Put il piano motorini" (U.Caffaz. capogruppo Ds al Giornale della Toscana, sabato 1 febbraio 2003);"Il consiglio comunale ha detto chiaramente che non si possono penalizzare i motorini in una città cantierizzata come Firenze" (N. Rotondaro capogruppo Comunisti Italiani al Giornale della Toscana, sabato 1 febbraio 2003);"Fermare poche ore i motorini non serve e crea solo disagi inutili" (G. Conti Margherita al Giornale della Toscana, sabato 1 febbraio 2003);" (
) in questa fase senza le due ruote non si gira, con tutti i grandi cantieri aperti" (U.Caffaz. capogruppo Ds a Repubblica, sabato 1 febbraio 2003);" per abbattere le polveri non servono i provvedimenti varati dalla giunta" (R. Basosi, capogruppo Margherita al Giornale della Toscana, domenica 2 febbraio 2003);"Simone Menci (
) ha deciso di presentare una mozione in consiglio comunale per chiedere l'azzeramento dei provvedimenti antiscooter per tre mesi" (da il Giornale della Toscana, domenica 2 febbraio 2003);" (
) siamo indignati dal comportamento dell'assessore" (G. Fittante, capogruppo Insieme per l'Ulivo a Repubblica, domenica 2 febbraio 2003)."Coerentemente" con queste dichiarazioni, tutti i consiglieri di sinistra hanno deciso insieme al nuovo consigliere di maggioranza Enrico Falqui, di evitare il voto su un atto che avrebbe permesso di bloccare il tanto contestato provvedimento di Bugliani. Ci spiace constatare che siamo amministrati da persone che mentre il sabato sono contro il provvedimento dell'assessore, il lunedì gli riconoscono il diritto di decidere in piena autonomia (vedi Basosi e Conti), o addirittura da chi, come Menci, fiancheggia le iniziative del Simis, un sindacato pro motorini e poi non solo non prende una sola iniziativa seria per difendere gli scooteristi ma vota impunemente per i blocchi!I fiorentini devono sapere che le decisioni in Palazzo Vecchio non vengono prese nel loro interesse ma solo nell'interesse di bottega della sinistra come ci ha ricordato Caffaz in una recente esternazione a proposito del rinvio dell'ordine del giorno per bloccare il provvedimento: un rinvio "che è un modo per evitare di farsi del male" (U.Caffaz a Repubblica, martedì 4 febbraio 2003).La Casa delle Libertà non solo ha ancora una volta smascherato la pochezza della sinistra ed il suo alto tasso di litigiosità ma resta convinta dell'assoluta inutilità del provvedimento che recherà solo inutili danni ai fiorentini.Non ci resta che ricordare le parole del capogruppo della Margherita Basosi in caso di fallimento dell'esperimento: "Se alla fine della sperimentazione i blocchi programmati non dovessero dare i risultati sperati allora Bugliani dovrebbe trarne le conseguenze e andarsene" (R. Basosi, l'Unità domenica 2 febbraio 2003). Anche in quella circostanza saremo lì a ricordare a Basosi di mantenere fede a quanto detto oppure a rimangiarsi tutto un'altra volta». (fn)