Un passo avanti nell'attuazione dei progetti del Piano Strategico
E-government, il marchio "Made in Florence, la città del restauro, la rete dei musei metropolitani, l'Arno e parchi, la mobilità e le "Cinque piazze per cinque Quartieri". Sono questi alcuni dei progetti (alcuni già in fase avanzata di elaborazione), ampiamente condivisi e sui quali fino adesso si è maggiormente incentrato l'impegno, che inizieranno la loro fase di attuazione. E' quanto emerso dalla riunione del Comitato di Coordinamento del Piano Strategico dell'Area Metropolitana che si è svolta stamani in Palazzo Vecchio.Nel suo intervento il sindaco Leonardo Domenici ha messo in evidenza la necessità di un salto di qualità al lavoro fin qui svolto e la costituzione dell'associazione.I progetti su cui si inizierà a lavorare sono: e-government con lo scopo di offrire servizi on-line ai cittadini e alle imprese e un uso delle tecnologie per aumentare la partecipazione di una più ampia fascia di popolazione; il progetto del "Made in Florence", con lo scopo di offrire un marchio di qualità con un forte contenuto etico per le produzioni artigianali e nel rispetto dell'ambiente, anche a prodotti agricoli; la città del restauro con iniziative internazionali in collaborazione con l'Unesco per il restauro di siti distrutti dai conflitti; la rete dei Musei metropolitani che assieme al Museo delle Scienza e al Museo della Città è un progetto che ha lo scopo di mettere in relazione questo patrimonio per i cittadini e per i turisti; il tema della mobilità sul quale l'amministrazione tanto sta facendo (infrastrutture, parcheggi, fluidità del traffico) e che nel Piano Strategico è presente in tanti progetti come quello dei rifornimenti intelligenti, che rappresentano un altro modo ecologicamente compatibile di far arrivare le merci alle imprese commerciali e artigianali; il progetto Arno e la rete dei parchi metropolitani; il progetto "Cinque piazze per cinque Quartieri".Nel corso del dibattito l'attenzione si è anche incentrata sullo statuto dell'associazione che sarà uno strumento flessibile nel quale possa proseguire l'impegno di tutti i soggetti firmatari. La riunione si è conclusa con l'impegno a lavorare congiuntamente allo statuto che verrà approvato nella prossima riunione.L'associazione sarà uno strumento che deve consentire a tutti i soggetti di poter promuovere la fattibilità dei progetti e non condizionare in modo rigido i vari associati. Il modello di riferimento, anche se non immediatamente trasferibile alla nostra realtà, è quello di esperienze come Torino o Barcellona, dove lo sviluppo delle città ha visto e vede una partecipazione di pezzi significativi della società civile.(fd)