"Insieme per l'Ulivo" e Margherita dibattono sulla "nuova politica per la mobilità"»

"Firenze, un nuova politica per la mobilità" è il titolo dell'incontro che si terrà venerdì sera a Villa Arrivabene, in piazza Alberti e che è stato organizzato dal gruppo consiliare "Insieme per l'Ulivo in Toscana" e da quello della Margherita.Interverranno Giovanni Fittante, capogruppo d "Insieme per l'Ulivo in Toscana", il capogruppo de "la Margherita-DL" Riccardo Basosi e il consigliere Gianni Conti, Giancarlo Paba del "Laboratorio per la Democrazia", il presidente della Cna di Firenze Giuseppe Failla, Matteo Renzi, portavoce provinciale della Margherita, Angelo Fazio, portavoce cittadino di "Insieme per l'Ulivo in Toscana", Mario Matucci dell'associazione "Edy Club" e Renato Pompei dell'associazione "Città Ciclabile".«Un vero cambiamento di rotta nelle politiche della mobilità - ha spiegato Giovanni Fittante - si avrà con la costituzione di una «agenzia metropolitana per la mobilità». Una struttura del genere permetterà un reale strumento di coordinamento di tutti i comuni dell'area metropolitana con l'obiettivo di pianificare gli interventi sulla mobilità ed il traffico in modo concordato e sulla base dei dati dei flussi del traffico in entrata e in uscita da Firenze ma, soprattutto, in tutta l'area metropolitana. L'agenzia è l'unica soluzione per dare una risposta vera ai problemi della mobilità nell'area fiorentina: i piani biennali sul traffico non sono assolutamente in grado di affrontare questo tipo di emergenze».«Venerdì sera - ha concluso il consigliere del centrosinistra - discuteremo anche di un altra questione fondamentale per la mobilità cittadina: la riforma del servizio taxi, l'aumento delle licenze e la regolamentazione dei taxi elettrici. Argomenti che devono tornare al centro della discussione del consiglio comunale».«Ritengo che il nuovo piano generale del traffico rubano offra un'importante occasione di riflessione sul tema della mobilità cittadina - ha rilevato il capogruppo della Margherita Riccardo Basosi - anche perché parte finalmente dalla indispensabile conoscenza dei dati di base. E' urgente stabilire una gerarchia degli interventi che, mettendo al primo posto la tutela della salute, si ponga poi il problema di garantire la mobilità e soprattutto l'accessibilità ai servizi. Infatti le misure di decongestionamento del traffico per renderlo più fluido e costante rischiano di avere risultati solo temporanei se non sono affiancate da una riduzione della mobilità privata ed u forte potenziamenti del trasporto pubblico. In questo contesto portare il servizio Ataf almeno fino alle 21 è un fattore decisivo: basti pensare all'esempio di un città italiana, Venezia, dove la mobilità e l'accessibilità sono garantite, per ragioni ambientali, quasi esclusivamente dal mezzo pubblico. L'altro aspetto fondamentale per ottenere risultati irreversibili è la consapevolezza che l'azione da svolgere ha caratteri di complessità per cui il risultato positivo o negativo non dipenderà mai dalla singola azione in sé ma dagli effetti dei componenti che caratterizzano la situazione complessa». (fn)