Bilancio 2003, firmato un protocollo tra Amministrazione comunale e sindacati per la concertazione nel settore dei servizi sociali
Concordati con i sindacati modalità e tempi di concertazione per le scelte in campo del sociale in vista della stesura del bilancio preventivo 2003. E' questo il primo obiettivo raggiunto del protocollo d'intesa firmato questa mattina dall'assessore alle politiche socio-sanitarie Graziano Cioni e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e dei sindacati dei pensionati Spi, Fnp e Uilp. "Con questa intesa si vuole garantire i livelli di assistenza sociale raggiunti a Firenze nel 2002 nonostante i tagli previsti nella Finanziaria spiega l'assessore Cioni . L'accordo rappresenta anche una notevole innovazione dal punto di vista metodologico: è la prima volta che viene istituzionalizzato un tavolo di concertazione su tutto il complesso dei servizi sociali e del welfare locale". Questo tavolo non si esaurirà con l'approvazione del bilancio, diventerà anzi un luogo di concertazione permanente tra Amministrazione e sindacati. (mf)IN ALLEGATO IL TESTO DEL PROTOCOLLOProtocollo d'intesa tra l'Amministrazione comunale di Firenze e le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil e i sindacati pensionati Spi-Fnp-UilpIl Comune di Firenze e le organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL hanno avviato un percorso di confronto sul bilancio 2003 che è iniziato con l'esame del DPEF ed è proseguito con l'esame specifico del piano dei servizi, delle prospettive dei servizi pubblici locali, delle politiche sociali e di applicazione dell'ISE.Il presente protocollo si inserisce in tale quadro di riferimento e definisce le materie del confronto relative alle politiche sociali e alla applicazione dell'ISE.PremessaNell'ultimo decennio l'evoluzione normativa ha portato ad una forte valorizzazione delle realtà locali; il modificarsi dei rapporti istituzionali è conseguente al rimodellarsi del tradizionale rapporto fra Stato e cittadini che ha portato a livello comunale, in quanto espressione della comunità locale, la titolarità di rilevanti ruoli e scelte politiche.Le impalcature sia della legge regionale 72/1997 che della legge 328/2000 relative al sistema integrato di interventi e servizi sociali si reggono entrambe sulla programmazione sociale all'interno della quale sono introdotti i metodi permanenti della consultazione per il coinvolgimento attivo del terzo settore e della concertazione/contrattazione con le organizzazioni sindacali.Gli atti di programmazione regionale (PSR e PISR) prevedono anch'essi il coinvolgimento degli attori locali nella attivazione di progetti su obiettivi di salute.Il Comune di Firenze e le organizzazioni sindacali hanno regolarmente attuato i previsti incontri annuali di concertazione sui Piani di Zona.Le parti, nel riconfermare il sistema concertativo, come politica per realizzare il consenso sociale, concordano di definire modalità permanenti di concertazione/contrattazione sulle tematiche delle politiche sociali che devono trovare una loro "collocazione" in termini di determinazione delle risorse nell'ambito del bilancio comunale; tali scelte saranno rese esplicite in relazione ai percorsi individuati, ai tempi di attuazione ed alle verifiche dei risultati.L'inizio di questo metodo di confronto è stato realizzato con la riunione avente ad oggetto l'esame del Piano di Zona, che ha trovato nel verbale allegato al presente protocollo una prima sintesi sugli indirizzi da perseguire.Le parti sono anche coscienti che il sistema, fino ad oggi, base dell'organizzazione di tutela sociale presenta alcuni fattori di crisi che devono costituire oggetto di comune e approfondita valutazione.Si fa riferimento in particolare: Ai limiti ed ai vincoli prodotti, già negli anni passati, dalla riduzione dei trasferimenti dello Stato agli enti locali; Alle pesanti restrizioni e limitazioni imposte dall'attuale finanziaria che rischiano di compromettere non solo il livello quali-quantitativo dei servizi attualmente erogati, ma la stessa concezione solidale e universalistica su cui si fonda il modello di W.F locale e ciò anche a fronte della mancata riforma della finanza locale che veda una corretta compartecipazione degli enti locali al gettito dei tributi statali. Al modificarsi del tessuto sociale e della composizione anagrafica che ha visto aumentare la popolazione anziana e le patologie invalidanti di questa, a fronte di una drastica diminuzione della natalità; Alla crescente attenzione verso le problematiche delle persone disabili e delle loro famiglie secondo un'ottica che ha tenuto conto della loro più ampia integrazione nel contesto sociale e che si è concretizzata con lo sviluppo di una rete assistenziale ampia e differenziata, con conseguente ampliamento dei finanziamenti necessari e che apre oggi la problematica del "dopo di noi", con le necessarie, conseguenti, esigenze di incremento della spesa; All'aumento del fenomeno immigratorio, specialmente quello minorile e di nuclei monogenitoriali, che ha comportato notevoli investimenti per rispondere in modo adeguato alle problematiche socio educative presentate Al peso crescente sui bilanci pubblici delle nuove povertà e degli interventi sociali per la tutela delle fasce deboli e per la prevenzione ed eliminazione del disagio sociale che si manifesta, negli ultimi anni, in forme sempre più nuove e complesse;.A fronte di tali elementi, per salvaguardare e migliorare l'attuale livello delle prestazioni le parti ritengono necessario confrontare idee e strategie per consentire al Comune di Firenze di sviluppare il tasso degli interventi e le capacità di innovazione sociale.Per questi motivi il confronto fra l'Amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali deve ampliarsi per individuare obiettivi e strumenti che prevedano anche le eventuali revisioni del sistema al fine di realizzare le finalità sopra indicate.Tale percorso dovrà confrontarsi anche con i necessari cambiamenti di modelli, sia di tipo sociale (fondati su obiettivi di tutela e che dovranno assumere la nuova prospettiva della promozione delle opportunità) che di tipo organizzativo attraverso scelte che portino alla unificazione dei servizi ed ad una maggiore efficienza ed efficacia nelle politiche della spesa pubblica.Centralità nel comune lavoro dovrà assumere:- Lo sviluppo di una presa in carico unitaria, globale e integrata che garantisca la massima autonomia possibile delle persone non autosufficienti e disabili, anche dopo la perdita o in assenza di familiari di riferimento, e promuova azioni tese a contrastare processi di esclusione o istituzionalizzazione,- La valorizzazione dell'aspetto preventivo e di sostegno alla "normalità" per i minori, con un particolare impegno verso le forme estreme di disagio minorile, fino ai fenomeni dell'abbandono e dello sfruttamento.Ciò premesso e considerato, le parti concordano quanto segue:1) Il Comune di Firenze e le parti sociali si pongono l'obiettivo del reperimento di risorse per l'anno 2003, deguate a mantenere almeno la qualità e la quantità dei servizi erogati nell'anno 2002. La verifica della coerenza tra scelte di bilancio e tale obiettivo sarà oggetto di ulteriore confronto/concertazione tra le parti in tempi utili per l'approvazione del bilancio.2) ll processo di concertazione/contrattazione proseguirà, per gli obiettivi sotto elencati , con le modalità e i tempi di cui al punto 3 e tenuto conto dell'iter dei relativi atti normativi e di programmazione propri di altri enti istituzionali.Si individuano i seguenti punti da valutare ed approfondire:a) Revisione degli strumenti e dei criteri di accesso universali alle prestazioni per assicurare forme graduate di inclusione (regolamento di assistenza e relativi disciplinari)b) Livelli essenziali di assistenza sociale (liveas)c) Revisione degli strumenti e dei criteri di partecipazione economica (applicazione ISE)d) Politiche e progetti di supporto concreto e strategico alla famiglia che si prende cura della persona non autosufficientee) Iniziative a sostegno della proposta della costituzione di un fondo nazionale per la non autosufficienza. Qualora ciò non sia realizzabile, per la mancata adesione del governo, si verificherà una proposta per la costituzione di analogo fondo a livello regionalef) Valorizzazione dell'integrazione socio-sanitaria con sviluppo degli elementi di efficacia e di efficienza da raggiungersi attraverso l'individuazione di sistemi e processi per il miglioramento del governo della domanda, la promozione dell'appropriatezza dei consumi e la conseguente razionalizzazione degli interventi e della spesag) Impianto del Piano Integrato di Salute di cui al PSR e PISR 2002-2004, nel quale si definiscono gli obiettivi di salute e benessere prevedendo i termini di verifica e valutazione degli obiettivi raggiunti rispetto a quelli programmati.3. Le parti concordano di procedere secondo le seguenti modalità di lavoro: Primo incontro, entro il 30.1.03. per l'acquisizione di dati utili e per la definizione, nell'ambito di ciascun argomento, dello stato dei lavori, degli obiettivi proposti e dei relativi cronoprogrammi per pervenire a specifiche proposte scaturite dal percorso di concertazione/programmazione; Riunione specifica per l'esame della proposta, di cui al punto e) per il sostegno alla non autosufficienza; Definizione di eventuali iniziative comuni in relazione ai temi oggetto del confronto e utili a garantire il modello universalistico e solidale del W.F. localeIn relazione ai punti in discussione le delegazioni sindacali saranno integrate con la partecipazione delle categorie interessate e di eventuali esperti sindacali.Resta fermo che per le specificità degli argomenti si apriranno i confronti con le categorie sindacali di volta in volta interessate.Il Comune convoca le parti sociali con lettera scritta contenente l'ordine del giorno degli argomenti da trattare e l'eventuale documentazione allegata concordando la data delle riunioni di norma entro 10 gg.. Le OO.SS., da parte loro, potranno richiedere incontri sulle materie di cui sopra; in tal caso l'incontro dovrà essere concordato di norma entro i 10 gg. successivi alla richiesta.