Papini (Verdi): «Giusto difendere il loggiato degli Uffizi ma servono spazi per far incontrare i giovani»
«La necessità di difendere gli Uffizi da atti di vandalismo non può che essere sentita da tutti i fiorentini. Ma il divieto di sedersi sotto il loggiato significa anche privare di uno spazio di socializzazione tanti giovani con intenzioni del tutto sane e legittime. Per questo l'amministrazione deve indicare altri spazi, come per esempio piazza della Signoria e piazza Pitti, per fare incontrare i giovani». Lo ha detto il capogruppo dei Verdi Alessio Papini.«Il divieto contenuto nell'ordinanza - ha spiegato Papini - non permetterà comunque di evitare il ricorso ad una sorveglianza assidua da parte delle forze dell'ordine mentre di fatto impedirà a tanti giovani di avere un luogo d'incontro.Il problema degli spazi di socializzazione è sempre più grave e il Comune si limita in genere a dare risposte repressive, dagli sgomberi di spazi abbandonati occupati, alle multe per attività ludiche ai divieti persino di mettersi a sedere in buona parte del centro storico».«E' opportuno ricordare - ha sottolineato il capogruppo dei Verdi - come una comunità urbana considerata abbastanza chiusa come Siena permetta comunque a tutti i giovani l'uso di piazza del Campo per attività di socializzazione e incontro anche in orari notturni. Firenze non può essere da meno pena la trasformazione in una città dormitorio dove gli unici spazi dove è possibile incontrarsi sono quelli del circuito commerciale dei locali notturni. Chiediamo quindi che l'amministrazione valuti come elementi positivi le attività giovanili ludiche e musicali e indichi gli spazi più adatti per incontrarsi e li attrezzi in modo adeguato. Piazza della Signoria e piazza Pitti potrebbero essere luoghi d'incontro di gran richiamo e splendido scenario ma si deve permettere di utilizzare almeno le scalinate luoghi per sostare e sedere liberamente. E' triste osservare che anche in aree pedonali come piazza della Repubblica, via Calzaioli o via por Santa Maria sia quasi impossibile sedersi per un turista o un cittadino, come se Firenze dovesse essere sempre visitata di corsa, senza potersi fermare un attimo ad ammirare qualcosa, a pensare, a cantare o a mangiare un gelato». (fn)