Canili e randagismo, interrogazione di Pieri (FI)
Quanti sono i canili ed i canili rifugio previsti dalla normativa regionale? Il Comune ha un'anagrafe canina? Per quale motivo la Regione non pubblica un elenco dei canili autorizzati? Sono alcuni dei quesiti posti, in una interrogazione, dal consigliere di Forza Italia Massimo Pieri.«Per la normativa in vigore - scrive Pieri - i Comuni, singoli o associati, devono provvedere alla costruzione o al risanamento dei canili municipali nonché dotarsi dei cosiddetti "canili rifugio". La leggi impongono poi di attuare provvedimenti per prevenire il randagismo e, in questo modo, per arginare il maltrattamento degli animali. Il randagismo, però, è in costante aumento, e i dati a livello nazionale parlano di un incremento di circa 150 mila unità ogni anno, come peraltro rilevato già in una circolare del Ministero della Sanità del 14 maggio 2001».«I soldi ci sono - prosegue l'interrogazione - un'apposita legge prevede finanziamenti statali per la costruzione, ristrutturazione e gestione dei canili, per il mantenimento dei cani randagi rifugiati, l'anagrafe canina, la cattura, il trasporto e la sterilizzazione dei cani, le strutture ambulatoriali, le convenzioni con associazioni di soccorso e cura degli animali». «L'obiettivo - ha rilevato Pieri - è quello di dotarsi di strutture dignitose nel rispetto delle norme igienico-ambientali e della normativa sul maltrattamento degli animali».Per questo motivo il consigliere di Forza Italia chiede di conoscere «quali sono i programmi dell'amministrazione in merito alle disposizioni di legge statale e regionale». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: interroga il Sindaco per avere notizie in merito randagismo caninoIl sottoscritto Consigliere Comunale, considerato che l'art.2 "istituzione dell'anagrafe canina" della Legge Regionale 8 aprile 1995 n°43 come modificata dalla Legge Regionale 4 dicembre 1998 n°90, istituisce in ogni Comune un anagrafe canina gestita dalle Aziende Sanitarie Locali; considerato che ai sensi della legge 8 giugno 1990 n°142 e secondo quanto disposto dall'art.9 "canili e rifugi" della Legge Regionale 8 aprile 1995 n°43 come modificata dalla Legge Regionale 4 dicembre 1998 n°90, i Comuni singoli o associati devono provvedere alla costruzione o al risanamento dei canili municipali secondo le disposizioni previste nell'allegato A della suddetta legge regionale nonché dotarsi di canili rifugio secondo i criteri stabiliti nell'allegato B della stessa; ricordato che per canile municipale deve intendersi una "struttura a cui affluiscono tutti i cani comunque catturati" (comma 1, art.9 L.R. 43/95) e per canili rifugio le "strutture che ospitano i cani provenienti dal canile municipale al termine del periodo di osservazione e dove permangono in attesa di collocamento" (comma 2, art.9 L.R.43/95); considerato che i Comuni singoli o associati possono beneficiare di contributi per la costruzione o il risanamento dei canili presentando progetti alla Regione entro il 30 settembre di ogni anno; considerato che la legge 14 agosto 1991 n°281 come modificata dalla legge 2 dicembre 1998 n°434 promuove e disciplina la tutela degli animali da affezione ed impone di attuare provvedimenti di prevenzione del randagismo sia con la finalità di garantire la tutela igienico ambientale sia con l'obbiettivo di arginare l'abbandono ed il maltrattamento degli animali; considerato che il fenomeno del randagismo è in costante aumento si parla di un incremento di circa 150.000 unità ogni anno come peraltro rilevato già nella circolare del Ministero della Sanità 14 maggio 2001 n° 5; considerato che i finanziamenti statali previsti dalla legge 14 agosto 1991 n°281 ripartite fra le Regioni e le Province autonome debbono essere utilizzati oltre che per la costruzione, ristrutturazione e gestione dei canili anche per il mantenimento dei cani randagi rifugiati, l'anagrafe canina, la cattura il trasporto e la sterilizzazione dei cani, le strutture ambulatoriali, le convenzioni con associazioni di soccorso e cura degli animaliINTERROGA IL SINDACO PER SAPERE1) Quanti sono i canili ed i canili rifugio previsti dall'art.9) della Legge Regionale 8 aprile 1995 n°43 modificata dalla Legge Regionale 4 dicembre 1998 n°90 realizzati o risanati nel territorio comunale di Firenze e se i suddetti canili dispongono di ambulatori per la sterilizzazione, infermerie, cucine, luoghi di isolamento;2) per quale motivo la Regione Toscana non pubblica un elenco dei canili autorizzati i quali siano sottoposti a periodiche ispezioni al fine di garantire strutture dignitose nel rispetto delle norme igienico-ambientali e della normativa sul maltrattamento degli animali;3) se l'Amministrazione Comunale ha provveduto ad istituire un'anagrafe canina in ottemperanza all'art. 2) della suddetta Legge Regionale;4) se l'Amministrazione dispone di dati relativi al numero di cani richiusi nei canili esistenti convenzionati e finanziati con contributi nonché relativi ai cani deceduti ogni anno e alle modalità di smaltimento delle carcasse;5) come sono stati utilizzati i fondi statali erogati alla Regione Toscana in attuazione alla legge 14 agosto 1991 n° 281;6) quali sono i programmi dell'Amministrazione Comunale in merito alle disposizioni di legge statale e regionale sopra citata.Massimo PieriFirenze, 17 dicembre 2002