Appello dell'Ulivo «per salvare l'università e la ricerca scientifica»
«La legge finanziaria non penalizzi la cultura, l'università e la ricerca scientifica». E' l'appello contenuto in un documento promosso dai partiti dell'Ulivo di Firenze.Tra i primi 60 firmatari del documento figurano personalità della cultura e della società fiorentina e toscana, tra i quali il poeta Mario Luzi, il rettore dell' universita' di Pisa Luciano Modica, lo storico Franco Cardini, l'architetto Adolfo Natalini, lo scrittore Enzo Siciliano, l'ex sindaco di Firenze e professore universitario Mario Primicerio, il presidente di Pitti Immagine Raffaello Napoleone, il soprintendente Antonio Paolucci.L'appello indirizzato a Ciampi, Prodi, Casini, Pera, Berlusconi, Claudio Martini, Riccardo Nencini e Leonardo Domenici.I firmatari, tra l'altro, chiedono «una Maastricht per la ricerca in cui diventi vincolante l'obiettivo di destinare il 3% del prodotto interno lordo nazionale alla ricerca scientifica e alla formazione, assunto come impegno dai paesi della Ue».«Senza ricerca - ha sottolineato la presidente della commissione per le politiche sociali e della salute Susanna Agostini - diminuiscono anche le speranze di salute dei cittadini. Questo governo regala le dentiere agli anziani ma preferisce tagliare i finanziamenti per la ricerca scientifica, così importante per migliorare la salute e la qualità della vita».«Questa finanziaria assesta un colpo quasi mortale all'università e alla ricerca scientifica - ha rilevato il capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana" Giovanni Fittante - tutto questo conferma la natura populista dei partiti della coalizione di centrodestra e la volontà di affossare i diritti costituzionali degli italiani ad accedere sempre più e sempre meglio agli studi e contribuire così alla formazione delle nuove classi dirigenti. Ma segna, nello stesso tempo, il declino a cui è condannato il paese proprio mentre va avanti la costruzione dell'Europa unita. C'è da chiedersi, di fronte ad una simile politica, che cosa succederà nei prossimi mesi». (fn)