Papini (Verdi) e Fittante (Per l'Ulivo): «Perché non si può fare pubblicità sui tassò a pedali? »
Perché non si può fare pubblicità sui tassò a pedali? E' quanto chiedono di sapere Alessio Papini (Verdi) e Giovanni Fittante (Insieme per l'Ulivo in Toscana).«Il piano generale degli impianti pubblicitari - scrivono i due consiglieri in una interpellanza - vieta questa tipo di pubblicità per motivi di tutela paesaggistica. Un apposito articolo del piano generale disciplina la pubblicità per conto terzi mentre nel caso della pubblicità su velocipedi si tratta di pubblicità privata in quanto il mezzo è noleggiato dall'azienda stessa di cui porta il contrassegno pubblicitario. Nella pubblicità privata, però, rientrano anche tutte le indicazioni pubblicitarie su tutti i mezzi di qualsiasi artigiano o corriere».Papini e Fittante vogliono conoscere «perché si voglia fare tutela paesaggistica sono nei confronti delle biciclette e non verso altre forme di inquinamento pubblicitario più grave come autobus e taxi», «se si sono considerate le possibili conseguenze economiche negative in caso di ricorso di fronte alle evidenti descriminazioni fra le diverse tipologie di mezzi» e, infine, «come si intenda rimediare al fatto che anche ai mezzi di artigiani e corrieri sarebbe vietato l'ingresso nel centro storico». (fn)Questo il testo dell'interpellanza:Tipologia: InterpellanzaSoggetto proponente: Alessio PapiniAltri firmatari: Giovanni FittanteOggetto: per chiarimenti sulla disciplina degli impianti pubblicitari sui velocipediVista la delibera di Giunta n. 953/766 del 5/11/02;Considerato che nella delibera in questione si fa riferimento alla tutela paesaggistica dalla presenza di impianti pubblicitari;Osservato che fra le tipologie espressamente vietate nella delibera risultano esserci velocipedi e simili;Considerato che l'art. 20 del Piano Generale degli impianti pubblicitari disciplina la pubblicità per conto terzi mentre nel caso della pubblicità su velocipedi si tratta di pubblicità privata in quanto il mezzo è noleggiato dall'azienda stessa di cui porta il contrassegno pubblicitario;Considerato che nella pubblicità privata rientrano anche tutte le indicazioni pubblicitarie su tutti i mezzi di qualsiasi artigiano o corriere;SI INTERPELLA L'A.C.- sul perché si voglia fare tutela paesaggistica sono nei confronti delle biciclette e non verso altre forme di inquinamento pubblicitario più grave ( autobus, taxi, Benetton);- per sapere se si sono considerate le possibili conseguenze economiche negative in caso di ricorso di fronte alle evidenti descriminazioni fra le diverse tipologie di mezzi;- per sapere come si intenda rimediare al fatto che anche ai mezzi di artigiani e corrieri sarebbe vietato l'ingresso nel centro storico.Alessio PapiniGiovanni Fittante