Centrale del latte, mozione di Monica Sgherri (Rifondazione)

«L'amministrazione verifichi la possibilità di realizzare, nell'area Mercafir, il nuovo stabilimento della Centrale del Latte con oneri a carico dell'azienda». E' una delle richieste contenute in una mozione presentata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri.La Sgherri chiede al Comune «di verificare, contestualmente, la reale possibilità di Provincia e Regione di subentrare nella compagine proprietaria della Centrale del Latte», «di riconfermare, nel caso che si prosegua nella trattativa privata, tutti i vincoli imposti dagli accordi sindacali e di confermare inoltre le ipotesi di entrate economiche inizialmente previste nel bando di gara» e, infine, «a riportare in consiglio comunale ogni futura decisione sulla privatizzazione di questa azienda per avere certezza sul mantenimento di questa importante realtà produttiva, sul suo futuro e sulla salvaguardia dell'occupazione diretta e del suo indotto». (fn)Questo il testo della mozione:Tipologia MOZIONESoggetto Proponente Monica SgherriOggetto INDIRIZZI PER IL FUTURO DELLA CENTRALE DEL LATTEPremesso.che la centrale del latte è un'importante realtà produttiva che occupa direttamente 214 dipendenti e coinvolge un complesso indotto caratterizzato dai trasportatori che vanno a prendere il latte in circa 170 stalle di cui più di 130 sono piccole e sparse sul territorio, in zone montane, che forniscono circa il 20% del latte toscano e che in una mera logica di impresa difficilmente troverebbero possibilità di conferimento dei propri prodotti. E, che questa azienda aveva avviato positivamente politiche di agricoltura biologica.. che nel bando di gara vi erano vincoli importanti tra i quali la difesa dell'occupazione esistente, la realizzazione del nuovo stabilimento, l'obbligo a mantenere i marchi e i livelli attuali di qualità dei prodotti, ecc.;.che il bando di gara per la cessione di quote della centrale del latte è da considerarsi sostanzialmente fallito in quanto le uniche due aziende che hanno presentato un'offerta economica e il piano aziendale non hanno però consegnato le necessarie fideiussioni;Venuti a conoscenzada una lettera dei lavoratori della centrale del latte indirizzata ai Sindaci e ai Presidenti delle province di Firenze Pistoia e Livorno, al Presidente della Giunta Regionale e ai gruppi consiliari delle relative istituzioni nella quale, tra l'altro, si afferma che risulterebbe una richiesta del C.d.A. della Centrale del latte di valutare l'ipotesi di dover costruire lo stabilimento in assenza del socio privato e che, a certe condizioni, la risposta è stata positiva;Ricordato cheesiste una disponibilità economica della Provincia di Firenze e recentemente del Presidente della Giunta Regionale che potrebbero essere considerate dal Comune di Firenze sostitutive delle risorse che dovrebbero pervenire dal privato eventualmente acquirente;Ribadito chela realtà e il futuro della Centrale del Latte sono state ripetutamente oggetto di molta attenzione di questa Consiglio Comunale e che pertanto i contenuti del bando di gara devono avere particolare attenzione anche da questo consiglio comunaleAppreso checon delibera 1010 la giunta municipale ha deciso di procedere a trattativa privata;IMPEGNA IL SINDACOA verificarela possibilità di realizzazione del nuovo stabilimento in area Mercafir con oneri a carico della Centrale del Latte verificando concretamente con lo stesso Cda della Centrale del Latte se è in grado di sostenere la fattibilità economica e finanziaria. Contestualmente verificare la reale possibilità di Provincia e Regione di subentrare nella compagine proprietaria della Centrale del Latte;A riconfermare, nel caso che si prosegua nella trattativa privata, tutti i vincoli imposti dagli accordi sindacali e a confermare altresì le ipotesi di entrate economiche inizialmente previste nel bando di gara;A riportare in Consiglio Comunale ogni futura decisione sulla privatizzazione della Centrale del Latte al fine di avere certezza sul mantenimento di questa importante realtà produttiva, sul suo futuro e sulla salvaguardia dell'occupazione diretta e del suo indotto.Monica Sgherri