Falqui: «Indecente che il Governo non abbia sentito il dovere di essere presente ai funerali del giudice Caponnetto»
«Ho trovato inammissibile e indecente che questo Governo non abbia sentito il dovere categorico, morale e politico, di essere presente ai funerali del giudice Antonino Caponnetto, neanche nella sua forma più essenziale». Lo ha detto il consigliere Enrico Falqui intervenendo oggi pomeriggio in consiglio comunale.«Ho trovato offensivo questo comportamento - ha aggiunto Falqui - non solo verso i suoi familiari ma anche verso Firenze, la città nella quale il giudice risiedeva e alla quale, per lunghi anni, aveva donato il seme della sua saggezza. Firenze, ieri, ha dimostrato con la sua appassionata presenza ai funerali di Caponnetto di avere più senso dello Stato e della democrazia di chi, stando al Governo del dicastero della giustizia disquisisce delle pagliuzze senza accorgersi quanto vicina sta la trave».«Lo Stato - ha proseguito il consigliere - ha il dovere di onorare i suoi fedeli e integerrimi servitori, sempre e in ogni occasione. Ancor di più questo dovere è categorico, quando, nel momento della morte, si tratta di rendere omaggio non solo alla persona, ma ai servizi che, con la sua opera, egli ha apportato a tutela della legalità dello Stato di diritto ed al rispetto della democrazia, valore universale che appartiene a tutti i cittadini».«Antonino Caponnetto - ha concluso Falqui - ha lasciato un patrimonio morale, giuridico e culturale a tutti noi e in particolare a quello Stato che fu aggredito frontalmente dalla mafia e che tutt'oggi è ancora da esse minacciato». (fn)