La scomparsa di Caponnetto, il sindaco Domenici: "Grazie a lui il nostro paese è diventato più libero. E sono orgoglioso del suo impegno per Firenze"

"Un grande uomo che ha insegnato fino all'ultimo il valore della democrazia. Anche grazie a lui il nostro paese è cresciuto ed è diventato più libero. E sono orgoglioso che si fosse impegnato in prima persona anche per la nostra città". Con queste parole il sindaco di Firenze Leonardo Domenici ricorda il giudice Antonino Caponnetto, scomparso stamani a Firenze."Con Caponnetto scompare un uomo delle istituzioni, protagonista della lotta contro la mafia e la criminalità organizzata – si legge nel telegramma inviato dal sindaco alla famiglia Caponnetto, in cui si ricordano gli anni del ‘pool' di Palermo, quando il giudice, dopo aver preso il posto di Rocco Chinnici assassinato dalla mafia, andò a dirigere l'Ufficio Istruzione del Tribunale e creò il pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino."Desidero in questo momento ricordare anche l'impegno civile e la passione con la quale Caponnetto ha insegnato fino all'ultimo a tanti giovani, incontrati in assemblee affollate e attente, il valore della democrazia e della legalità – scrive Domenici - Mentre resteranno per sempre scolpite nella memoria comune le parole di dolore e di commozione da lui pronunciate per le stragi di Capaci e di via D'Amelio"."Con Caponnetto ho condiviso momenti di intensa collaborazione sul piano politico-istituzionale – continua il sindaco - in particolare con la ‘Convenzione democratica', il progetto di ascolto e selezione per il candidato sindaco di Firenze alle elezioni amministrative del '94, che alle fine espresse il nome di Mario Primicerio"."E' sempre stato per me, come sindaco e come fiorentino, un punto di orgoglio la sua presenza attiva e partecipe alla vita cittadina. Lo ricordo oggi con commozione per la sua competenza, la sua capacità di analisi e di proposta, le sue doti umane e provo, interpretando i sentimenti di tutta la città, un grande rimpianto per la perdita di una grande persona e di un amico". (ag)