Anche il consigliere Formigli (DS) si dimette dalla "Consulta per lo Sport"
Anche il consigliere Alberto Formigli (DS) si è dimesso dalla "Consulta dello Sport"«Resta il profondo rimpianto - ha scritto in una lettera al presidente del consiglio comunale Alberto Brasca - di non essere riusciti a costituire quel luogo di confronto ed indirizzo quale ritenevamo che la consulta potesse rappresentare e ciò non certo per disinteresse personale o politico ma soprattutto per la ritrosia di un certo mondo sportivo che ancora ritiene di rappresentare unicamente la totalità del movimento e che predilige rapporti politici da intrattenere con pochi e solitari interlocutori».«Questa esperienza della consulta - prosegue la lettera - ha brillato per incapacità di interloquire con la città e le rappresentanze del mondo sportivo soprattutto per l'ostilità del CONI ma anche per le compiacenze riservate dalla politica ai soliti attori con i quali peraltro non riesce a mettere in scena nessuno spettacolo. Sono sempre stato convinto che occuparsi di sport significasse combattere alcune degenerazioni attraverso l'offerta di più opportunità e più modelli sportivi di riferimento proprio a partire dalle scelte politiche dell'amministrazione comunale. Una battaglia difficile che ha trovato tanti consensi in città e che spesso ho condiviso con l'amico Alberto Cianchi le cui dimissioni mi hanno preceduto con analoghe motivazioni e medesime finalità».«Con le dimissioni ha concluso Formigli - non intendo gettare la spugna ma auspico che ciò possa servire finalmente ad aprire un confronto serio sulle scelte politiche intraprese o da intraprendere nell'ambito dello sport cittadino e magari ritrovare una iniziativa comune che ponga al centro lo sport come diritto di cittadinanza». (fn)Questo il testo della lettera:«Firenze, 28 novembre '02Al Presidente delConsiglio ComunaleAll'Assessore allo Sportdel Comune di FirenzeAl Presidente della Consulta Cittadina dello SportFirenze_______________________________________________La presente per rassegnare le mie dimissioni dall'incarico di membro della Consulta dello SportAvremo modo di approfondire i motivi attraverso il consueto dibattito politico che, di solito, sul tema dello sport non sempre riesce ad elevarsi come forse meriterebbe.Resta il profondo rimpianto di non essere riusciti a costituire quel luogo di confronto ed indirizzo quale ritenevamo che la Consulta potesse rappresentare e ciò non certo per disinteresse personale o politico ma soprattutto per la ritrosia di un certo mondo sportivo che ancora ritiene di rappresentare unicamente la totalità del movimento sportivo e che predilige rapporti politici da intrattenere con pochi e solitari interlocutori.Questa esperienza della Consulta ha brillato per incapacità di interloquire con la città e le rappresentanze del mondo sportivo soprattutto per l'ostilità del CONI ma anche per le compiacenze riservate dalla politica ai soliti attori con i quali peraltro non riesce a mettere in scena nessuno spettacolo.Sono sempre stato convinto che occuparsi di sport significasse combattere alcune degenerazioni attraverso l'offerta di più opportunità e più modelli sportivi di riferimento proprio a partire dalle scelte politiche dell'Amministrazione Comunale. Una battaglia difficile che ha trovato tanti consensi in città e che spesso ho condiviso con l'amico Alberto Cianchi le cui dimissioni mi hanno preceduto con analoghe motivazioni e medesime finalità.Con le dimissioni non intendo gettare la spugna ma auspico che ciò possa servire finalmente ad aprire un confronto serio sulle scelte politiche intraprese o da intraprendere nell'ambito dello sport cittadino e magari ritrovare una iniziativa comune che ponga al centro lo sport come diritto di cittadinanza.Cordiali saluti.Alberto Formigli»