Presentato il progetto della nuova stazione dell'Alta velocità
Il sindaco Leonardo Domenici, il presidente e amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Giancarlo Cimoli e Lord Foster hanno presentato questa mattina in Palazzo Vecchio alla stampa il progetto vincitore del concorso internazionale di architettura per la nuova stazione sotterranea dell'Alta Velocità/Alta Capacità di Firenze. Del progetto, firmato da Norman Foster con Ove Arup Engineering, sono stati mostrati alcuni disegni e il plastico originale. La nuova stazione, che sorgerà nell'area di Belfiore, si svilupperà su una superficie di oltre 45mila metri quadrati e prevede un investimento di circa 240 milioni di euro. Il complesso, che darà accesso ai 7 chilometri di linea sotterranea ad alta velocità che attraverseranno Firenze, è destinato a diventare il principale nodo di interscambio cittadino e regionale e sarà collegato alla stazione di Santa Maria Novella e al centro storico di Firenze da una nuova linea tramviaria e dai treni metropolitani di superficie.Il sindaco Domenici ha ricordato come la stazione sia un fondamentale segno di innovazione e di qualità urbana per Firenze. L'opera progettata da Lord Foster caratterizzerà fortemente una parte importante di città ed è il frutto di un concorso internazionale di altissimo livello, che ha dimostrato ancora una volta come i grandi architetti contemporanei considerino Firenze un luogo ideale dove misurarsi, non solo per il suo passato ma anche per il suo futuro: il suo nome si affianca a quello di Arata Isozaki, Santiago Calatrava, Roberto Gabetti e Aimaro Isola, Leonardo Ricci, Jean Nouvel, Renzo Piano, autori di importanti opere per la nuova Firenze. La stazione sarà anche il simbolo del "salto" infrastrutturale e della rivoluzione della mobilità che si appresta a vivere la città, non soltanto con il passante ferroviario, ma anche con il sistema delle tranvie, la terza corsia autostradale, i nuovi parcheggi.Cimoli ha sottolineato che la nuova stazione di Firenze rappresenta una tappa importante nella strada che le Ferrovie dello Stato hanno ripreso da alcuni anni, dopo decenni di parentesi, come promotrici di grande architettura nel Paese. Oltre a Firenze, infatti, nasceranno nuove stazioni a Torino, Roma, Bologna e Napoli, con progetti affidati, sulla base dei concorsi internazionali, ad alcuni tra i più affermati architetti del mondo. L'occasione che ha permesso alle Ferrovie dello Stato di tornare a questa tradizione di committenza della grande architettura è l'ingresso in molte metropoli della più importante infrastruttura pubblica oggi in costruzione in Italia, cioè le nuove linee ferroviarie veloci.Lord Foster, che firma a Firenze per le Ferrovie dello Stato la sua prima grande opera italiana, ha infine illustrato il proprio progetto, che risponde alle impegnative condizioni imposte dal luogo e dal programma del concorso con un'impostazione funzionalmente perfetta. L'immagine dell'opera è sintetizzata da una grande copertura vetrata sorretta da un'agile struttura in acciaio che riporta alla memoria la tradizione delle imponenti "gallerie dei treni" ereditate dall'Ottocento.Ma la copertura ideata da Foster ha contenuti nuovi, ricercati attraverso lo studio di un sistema multilayer dove ciascuna componente assolve a funzioni diverse. La copertura è articolata in diaframmi, la cui struttura variabile garantisce il controllo ambientale e acustico, l'illuminazione naturale, il ricambio dell'aria e l'evacuazione dei fumi. Per la nuova stazione di Firenze come per i suoi edifici più recenti, Foster ha adottato soluzioni tecnologiche che fanno ricorso a risorse rinnovabili, riducono il fabbisogno di energia e l'emissione di sostanze inquinanti.Quella progettata per Firenze è una tipologia nuova per l'Italia. La stazione avrà una "distribuzione verticale": lo spazio interno è aperto a tutta altezza, rendendo visibili i treni fin dalla superficie. Scale mobili e tapis roulants inclinati, attraverso percorsi segnati da diverse gradazioni di luce naturale e artificiale, collegano il piano del ferro (a quota - 25 metri sotto il livello stradale) al piano terra dove sono concentrati tutti i servizi di stazione (biglietterie, agenzie di viaggio, informazioni, ristoranti negozi) e alle uscite verso i terminal degli autobus, la fermata del tram, i taxi, i parcheggi e le banchine dei treni regionali. Un'opera, insomma, che vuole armonizzarsi perfettamente con Firenze, e insieme spiccare come un importante monumento destinato alla storia. (seg-red)ALLEGATO IL CURRICULUM DI NORMAN FOSTERNorman Foster è nato a Manchester nel 1935. Dopo la laurea alla Manchester University School Of Architecture and City Planning nel 1961, consegue il Master's Degree in Architecture alla Yale University .La Foster Associates, fondata nel 1967 e oggi conosciuta come Foster and Partners, ha ricevuto più di 280 premi e citazioni e ha vinto oltre 55 tra gare nazionali ed internazionali.Tra i principali progetti: Willis Faber & Dumas Head Office, Ipswich, 1975; Sainsbury Centre for Visual Arts, Norwich, 1978; Hongkong and Shanghai Bank, Hong Kong, 1985; Sackler Galleries alla Royal Academy, Londra, 1991; Stansted, terzo aeroporto internazionale di Londra, 1991; Century Tower a Tokyo, 1991; Carré d'Art, Nimes, 1993; Commerzbank Headquarters, Francoforte, 1997; Museo Aeronautico Americano, Duxford, 1997 e il nuovo Aeroporto Internazionale di Hong Kong a Check Lap Kok, 1998.Tra i progetti più recenti: il nuovo Parlamento tedesco, Berlino 1999; la Great Court del British Museum e il nuovo Millennium Bridge a Londra, entrambi terminati nel 2000.Norman Foster ha ricevuto il premio Royal Gold Medal for Architecture dalla RIBA nel 1983, il Gold Medal dall'Accademia di Architettura di Francia nel 1991 e l'AIA Gold Medal nel 1994.Nel 1994 è stato nominato Ufficiale dell'Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministro della Cultura di Francia. Nel 1997 è stato insignito dalla Regina di Inghilterra dell' Order of Merit.Nel 1999 vince il ventunesimo Pritzker Architecture Prize laureate, nello stesso anno è insignito dalla Regina del titolo di Lord Foster di Thames Bank. Nel 2002 vince il premio International Union of Architects Auguste Perret , il Praemium Imperiale Award for Architcture ed è nominato, per merito, membro dell'Ordine per le Arti e le Scienze.