Intervento della Polizia Municipale contro lo sfruttamento dei minori - Due bambini costretti all'accattonaggio accompagnati al Centro sicuro

Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia Municipale sono intervenuti per stroncare lo sfruttamento di minori impiegati nell'accattonaggio. Gli agenti del Nucleo controllo del territorio durante i controlli in centro hanno notato la presenza di alcuni bambini di nazionalità rumena, di età compresa tra i 10 e i 12 anni che, lasciati da soli in Lungarno Archibusieri e piazza della Repubblica chiedevano l'elemosina ai passanti suonando la fisarmonica. Seguendo il protocollo previsto per i minori non accompagnati, i bambini sono stati inseriti presso il Centro sicuro del Comune di Firenze dopo aver preventivamente informato il Tribunale per i Minorenni. Nel pomeriggio i genitori dei minori si sono presentati al Centro per riottenere l'affidamento dei bambini. I genitori sono stati segnalati all'autorità giudiziaria per i reati di abbandono e uso di minore nell'accattonaggio.Il Centro sicuro è una struttura di accoglienza temporanea aperta dal Comune di Firenze il 15 febbraio 2001 per accogliere i ragazzi con meno di 14 anni abbandonati per strada che hanno commesso reati o quelli vittime di sfruttamento e in cui verranno identificati e inizieranno le ricerche dei genitori. La struttura è il frutto della collaborazione dell'Amministrazione comunale con le altre realtà istituzionali del territorio. Dalla sua apertura il Centro ha accolto oltre 130 minori in parte segnalati dal Nucleo controllo del territorio della Polizia Municipale.‘'Anche quest'ultimo episodio conferma quanto importante sia stata la decisione dell'Amministrazione comunale di aprire il Centro Sicuro'', ha detto l'assessore alla pubblica istruzione e alle politiche dei minori Daniela Lastri. ‘'La struttura, infatti, ha come compito primario quello di garantire la sicurezza dei minori vittime di sfruttamento o di abbandono. Una sicurezza che, evidentemente, può essere garantita – ha aggiunto l'assessore - solo grazie all'appassionato lavoro di chi è lì impegnato e di quanti, assistenti sociali, agenti di Polizia Municipale e operatori di strada, purtroppo quotidianamente vengono in contatto con realtà costrette a vivere ai margini della nostra società. A maggior ragione ora che, a livello nazionale, si pensa di riuscire a limitare l'immigrazione clandestina con leggi che invece rischiano solo di far crescere proprio la clandestinità tra quanti scappano dai propri Paesi in cerca di una vita migliore''.(mf)