Largo Martiri delle Foibe, Pieri (FI): «Dopo mezzo secolo ricordati gli italiani massacrati dal maresciallo Tito»

Soddisfazione per l'intitolazione del largo Martiri delle Foibe è stata espressa dal consigliere di Forza Italia e Presidente della commissione affari istituzionali Massimo Pieri.«Subito dopo la fine della guerra, tra il maggio e il giugno 1945 - ha ricordato Pieri - migliaia di italiani della Venezia Giulia, dell'Istria e della Dalmazia vennero uccisi dall'esercito jugoslavo del maresciallo Tito: molti di loro furono gettati nelle "foibe", che si trasformano in grandi fosse comuni, molti altri deportati nei campi della Slovenia e della Croazia, dove morirono di stenti e di malattie.«Il Presidente della sezione Oltrano dell'Anpi - ha aggiunto il consigliere di Forza Italia - invita a ricordare tutta la verità. Eccola la verità: le stragi furono il risultato di una strategia politica mirata, diretta a colpire non gli italiani in quanto tali, ma tutti coloro che si opponevano all'annessione delle terre contese alla "nuova" Jugoslavia: caddero certamente collaborazionisti e militi della Repubblica di Salò, ma anche membri dei comitati di liberazione nazionale, partigiani combattenti, comunisti contrari alle cessioni territoriali e cittadini comuni. Oltre a moltissime donne e bambini. Forse il Presidente dell'Anpi non sa che fra nelle foibe venne anche gettata una bambina di due anni insieme ai genitori».«Per oltre mezzo secolo su questi eccidi è gravato un pesante silenzio - ha concluso Pieri - ora, finalmente, stiamo restituendo memoria e onore a tanti italiani caduti per mano del macellaio Tito. In democrazia vale un principio sacrosanto: raccontare la verità, tutta le verità». (fn)