Papini (Verdi): «L'amministrazione in grave ritardo sulla raccolta differenziata dei rifiuti»

«L'amministrazione è in grave ritardo sulla raccolta differenziata dei rifiuti».Il giudizio è del capogruppo dei Verdi Alessio Papini che in una interpellanza chiede «una valutazione finanziaria sull'ipotesi di spingere al massimo questo tipo di raccolta».«Secondo il decreto Ronchi e le linee guida dello stesso piano provinciale - sostiene Papini - è necessario perseguire una forte riduzione a monte dei rifiuti perpoi spingere la raccolta differenziata fino ad arrivare ai limiti stabiliti dal decreto. Ad oggi riscontriamo un nulla di fatto sulla riduzione degli imballaggi e dei contenitori di plastica, nonostante siano già stati preparati da anni protocolli di intesa con le imprese commerciali. Sempre pesanti sono i ritardi nella raccolta dei rifiuti organici, attualmente solo sperimentale, che rappresenterebbe una quota importante dei rifiuti a Firenze. Anche sulla raccolta differenziata di carta e plastica si può fare di più. Nessuna isola ecologica è stata aperta nel Comune nonostante alle Piagge, nel Quartiere 3 e nel Quartiere 4 ci sia stata massima disponibilità per la realizzazione».Secondo il capogruppo dei Verdi «il ritardo è dovuto anche dal fatto che ancora non si sono iniziate le valutazioni, di concerto con le imprese agricole della provincia di Firenze, che dovrebbero smaltire il compost prodotto con la raccolta dell'organico. Il compost deve rispondere a precise caratteristiche ed è quindi necessario raccordarsi presto col mondo dell'agricoltura per stabilire ed ottenere queste caratteristiche. L'impressione è quella che le amministrazioni abbiano sottovalutato il problema rifugiandosi in una attesa passiva dell'inceneritore».«Anche l'uso del termine "termovalorizzatore" può essere fuorviante - ha proseguito l'esponente del centrosinistra - in quanto si rischia di far passare i rifiuti per un combustibile come un altro e quindi di far considerare come inutili le strategie di riduzione e raccolta differenziata. Proponiamo di lanciare un piano per portare al massimo livello la riduzione e la raccolta differenziata, in modo che l'eventuale necessità dell'incenerimento possa essere residuale e non il punto principale della politica di smaltimento dei rifiuti. E' necessario anche iniziare a parlare di un cambiamento degli stili di vita: i cittadini devono riflettere sull'uso di bottiglie di plastica per l'acqua e il latte anziché il vetro, o l'acqua di rubinetto e sulla necessità di non acquistare merci con eccessi di imballaggi». (fn)