Giocoli e Grazzini (FI): «Si vendono le case del Comune per far cassa, senza tener conto degli assegnatari»

«Siamo curiosi di vedere cosa succederà lunedì, in Consiglio comunale, al momento del voto della mozione Barbaro-Caffaz sugli indirizzi per la vendita di alcuni appartamenti di proprietà comunale. La sceneggiata al Consiglio straordinario di giovedì scorso ha confermato che questa maggioranza è unita e compatta solo sull'ordinaria, anzi "banale amministrazione", ma quando si tratta di affrontare situazioni più politiche si spacca, come sulle privatizzazioni e sul bilancio, ed evidenzia insanabili fratture e diversità». E' quanto hanno dichiarato i consiglieri di Forza Italia Bianca Maria Giocoli e Graziano Grazzini.«Giovedì, dopo che la mozione era stata portata con procedura d'urgenza in Consiglio - hanno aggiunto - l'urgenza è misteriosamente sparita visto che ci sarebbero state grosse sorprese al momento del voto. Le assenze strategiche del capogruppo dei Verdi Alessio Papini, del capogruppo di Insieme per l'Ulivo Giovanni Fittante e del consigliere de La Margherita- Rinnovamento Italiano Simone Menci, gli accorati distinguo di Basosi e le perplessità di alcuni "petali" della Margherita, oltre alla conclamata contrarietà dei Comunisti Italiani, hanno determinato un "penoso" rinvio».«Ma il problema di fondo rimane - hanno concluso Giocoli e Grazzini - si è voluto rimediare, cambiandolo totalmente, un indirizzo votato a marzo dal Consiglio comunale che vincolava il ricavato della vendita di questi immobili all'acquisto di nuove case. Ma questo indirizzo non piaceva all'Assessore Albini né al resto della giunta che, senza un piano definito di riutilizzo del denaro, senza tenere in conto delle difficoltà degli assegnatari che dovranno lasciare le abitazioni, senza nessun rimorso davanti alle ipotesi di spopolamento di vie storiche come via dei Pepi trasforma il Comune in un'agenzia immobiliare, perdendo di vista le esigenze sociali che dovrebbero essere le priorità di una amministrazione.Ha ragione Nanni Moretti: ma quando farete qualcosa di sinistra?». (fn)