Varato il piano di classificazione del rumore, Bugliani: "primo passo per governare la situazione acustica della città"
Classificare il rumore, valutare le situazioni critiche, le aree di maggiore sofferenza, dove il rumore è più forte. In pratica un rapporto sul clima acustico che "si respira" sul territorio fiorentino. E' il piano di classificazione acustica, da cui partire per predisporre un eventuale piani di risanamento secondo quanto prevede la legge, proprio come si fa con i piani regolatori (PRG).Il Piano di Classificazione Acustica del Comune di Firenze è il frutto di una convenzione di ricerca stipulata tra il Comune ed il Dipartimento di Tecnologia dell'Architettura e Design dell'Università di Firenze."Il piano, - ha detto l'assessore all'ambiente Vincenzo Bugliani- ci consente di definire una parte degli obiettivi ambientali ed è un primo passo per governare la situazione acustica della città, nel rispetto della presenza umana". .La possibilità di suddividere il territorio in classi acusticamente omogenee nasce dalla constatazione che il livello di rumorosità di una certa area è sostanzialmente legato sia alla densità della popolazione, sia alle attività antropiche, generatrici di traffico veicolare, che alla presenza di infrastrutture stradali e ferroviarie, limitatamente alle porzioni di territorio attraversato. I parametri statistici derivanti dall'analisi della realtà territoriale da porsi in relazione con la rumorosità ambientale sono pertanto:densità di popolazione, densità delle attività commerciali e terziarie, densità delle attività manifatturiere (artigianali e industriali), presenza di infrastrutture stradali e ferroviarie.I parametri suddetti sono stati desunti su base territoriale a partire dall'analisi delle 3183 sezioni censuarie in cui è suddiviso il comune, procedendo ad una parziale riunione di talune sezioni, e pervenendo in definitiva ad ottenere le 2256 unità base territoriali su cui è stata impostata la classificazione .Sono state inoltre assunte a riferimento anche le misurazioni acustiche fatta dall'ARPAT nell'ultimo decennio in circa 250 postazioni sparse nel territorio comunale.Oltre ai parametri suddetti il piano ha tenuto inoltre conto delle pianificazioni urbanistiche esistenti riconducibili essenzialmente al PRG ed al PUT.Alla base della scelta metodologica sono pertanto l'obiettività e la trasparenza dei criteri che portano alla redazione del piano.In sintesi il piano risulta dalla classificazione e successiva aggregazione di porzioni di territorio per omogeneità di classe, con la sovrapposizione della classificazione delle principali infrastrutture dei trasporti."Il piano ha aggiunto Bugliani- costituisce il punto di partenza per il controllo del rumore del territorio; dopo la sua approvazione in consiglio comunale sarà possibile procedere alla redazione del Piano di Risanamento Acustico del territorio comunale, impostato anch'esso sui criteri definiti dalle linee guida della Regione Toscana".In particolare il territorio è stato suddiviso in classi a seconda dell'intensità del rumore. Circa l'80% dei centri abitati è in classe IV , con un rumore compreso fra 65 e i 55decibel, relativi al giorno e la notte. La zona di Careggi, San Salvi e l'area pedonale del centro storico si classifica al III posto con un minimo di 50 decibel e un massimo di 60. Le prime classificate, dove i decibel non sono sopra i 40, sono ovviamente le aree naturalistiche, quelle dei parchi, alle pendici del Monte Morello, vicino a Settignano e Montebeni.(lb)Palazzo vecchio, venerdì 31 maggio 2002