Papini (Verdi): «Il Sindaco si attivi contro la messa in mobilità di 58 lavoratori della Gilbarco»

«Il Sindaco si attivi contro la messa in mobilità di 58 lavoratori della Gilbarco di proprietà della multinazionale Denhaer».L'appello è stato lanciato dal capogruppo dei Verdi Alessio Papini che sulla questione ha presentato un'interpellanza.«La richiesta di messa in mobilità - osserva Papini - avviene nonostante un ottimo fatturato e senza quindi nessuna motivazione urgente particolare. Troppo spesso aziende fiorentine cedute a multinazionali sono andate incontro a riduzione di forza lavoro non motivata dall'andamento del mercato ma in base a convenienze di diverso tipo. Preoccupazioni analoghe sono evidenti anche per la questione della cessione della Marconi».«Da ora in poi - ha proseguito il capogruppo dei Verdi - l'amministrazione deve rendere evento le varianti urbanistiche che trasformano un area a destinazione industriale a destinazione commerciale residenziale perché così facendo si incentiva di fatto l'espulsione di attività produttive dall'area fiorentina».Papini chiede poi «che l'amministrazione prepari un rapporto analitico sul destino delle aziende dell'area fiorentina cedute a multinazionali negli ultimi anni per valutare rischi e benefici legati a tale tipo di operazioni». (fn)Questo il testo dell'interpellanza:Alessio Papini, capogruppo Verdi Comune di FirenzeTipologia: InterpellanzaSoggetto: proponente Alessio Papini (Verdi)Oggetto: Iniziativa contro i tagli alla GilbarcoOsservato che l'azienda Gilbarco Spa (ex Logitron), di proprietà della multinazionale Denhaer, una delle principali aziende meccaniche con sede nel Comune di Firenze, sta portando avanti il taglio (messa in mobilità) di cinquantotto dipendenti nonostante un bilancio in salute e in attivo, con conseguente previsione di scioperi nei prossimi giorni;Visto che il caso della Gilbarco è solo l'ultimo di una lunga serie di dismissioni di strutture produttive di medie e grandi dimensioni nell'area fiorentina;Osservato che anche in questo caso l'azienda risulta ceduta in passato ad azienda multinazionale, in questo caso statunitense;Ritenendo che i cambi di destinazione d'uso di aree industriali dismesse e non a destinazione commerciale e/o residenziale di fatto promuovono l'espulsione delle attività produttive dal territorio fiorentino;Si interpella l'Amministrazione ComunalePer sapere quali iniziative si intendono intraprendere per avviare una trattativa con la Gilbarco al fine di scongiurare la riduzione di personale prevista;a avviare una valutazione analitica comparativa delle conseguenze della cessione di aziende locali a multinazionali sul tessuto produttivo, sul livello di occupazione e sul livello di competenze tecniche nell'area fiorentina;a sapere quali iniziative si intendano prendere per evitare che aziende vengano chiuse e trasferite per utilizzare il valore derivante dall'alto valore immobiliare del territorio fiorentino.Urgente: Sì. A causa del rapido avvio delle procedure di messa in mobilità.Alessio Papini, capogruppo Verdi Comune di Firenze