Papini (Verdi): «Un ufficio comunale per l'agricoltura»

«Nel Comune di Firenze il 30% del territorio è ancora agricolo e esistono ancora circa 700 aziende: nonostante ciò l'ufficio agricoltura è stato abolito da 10 anni. Adesso è il momento di riaprirlo». La richiesta è stata lanciata sabato scorso da Alessio Papini, capogruppo dei Verdi in Palazzo Vecchio, durante il convegno sull'agricoltura nelle aree urbane.Papini ha fatto notare che «nella stessa bozza di piano strategico del Comune l'attenzione all'agricoltura è nulla, nonostante il settore agricolo sia uno dei pochi settori produttivi ad aver registrato, in Italia, un incremento dell'occupazione».Al convegno, che si è svolto al Palagio di Parte Guelfa, hanno partecipato gli assessori Bugliani e Colonna, Piccini della confederazione italiana agricoltori, Gondi dell'unione agricoltori, Betti della Coldiretti e vari ricercatori dell'università di Firenze.Un progetto realizzato per il gruppo Verde di Palazzo Vecchio da Giuseppe Bonannno propone di realizzare un'anagrafe delle produzioni locali, di incrementare l'agriturismo nelle aree agricole, di allargare la coltura di specie arboree di pregio nelle aree residuali metropolitane e di collegare la richiesta di manodopera in agricoltura con il mondo giovanile e dell'immigrazione.«Un altro elemento essenziale - ha osservato Papini - sarà il collegamento tra la raccolta dei rifiuti organici nelle aree urbane e l'uso del compost risultante da parte delle imprese agricole dell'area fiorentina. Finora le aree agricole metropolitane sono state viste come dei vuoti in attesa di urbanizzazione, senza tenere conto del fatto che il paesaggio toscano e quindi la vocazione turistica della nostra città deve molto del suo successo alle sue secolari attività agricole».Secondo il capogruppo dei Verdi «Firenze deve diventare la capitale dei sistemi agricoli limitrofi, dalla piana al Chianti, al Valdarno, alla Rufina, al Pratomagno, al Mugello promuovendo la produzione agricola locale facendosi portatrice di politiche di marketing territoriale».A questo scopo è stata lanciata anche la proposta per creare «uno spazio di mercato dedicato ai prodotti tipici toscani e l'istituzione di una fiera dei prodotti agricoli tipici del circondario rurale fiorentino». (fn)