Barbaro (DS): «L'amministrazione si è subito adeguata alle nuove norme sulle insegne. Ma ora il Governo mette nuovamente a rischio i bilanci comunali»
«Approvando, ieri sera, la delibera, che ha prorogato al 31 maggio i termini per il versamento del canone per la concessione del suolo pubblico, la Cosap, e del canone per gli impianti pubblicitari, il Cimp, l'amministrazione ha tra l'altro inteso adeguarsi tempestivamente alle nuove norme sulle insegne pubblicitarie volute dal governo ed approvate il 16 aprile scorso dal Parlamento». E' quanto ha dichiarato Antongiulio Barbaro, consigliere DS e membro della commissione bilancio di Palazzo Vecchio.«Norme - ha ricordato Barbaro - che prevedono l'esenzione totale del tributo per le insegne delle attività commerciali e di produzione di beni o servizi che contraddistinguono la sede ove si svolge l'attività cui si riferiscono, fino ad una superficie complessiva pari a 5 metri quadrati. Questa indubbia facilitazione per gli esercizi aventi insegne di più modeste dimensioni non ha nulla a che vedere con la "sicurezza" dei cittadini, come sostenuto da qualche esponente dell'opposizione di destra in Consiglio: altrimenti le nuove norme avrebbero dovuto premiare le insegne di maggiore estensione, anziché quelle inferiori a 5 metri quadrati».«Si tratta invece - ha proseguito il consigliere diessino - di un'evidente facilitazione a favore di una specifica categoria, i commercianti, che peraltro verrà pagata da tutti i cittadini, ed in particolare dai "soliti noti", ovvero i lavoratori dipendenti. Il decreto prevede che il minor gettito per i Comuni derivante dall'applicazione di tale esenzione sarà interamente rimborsato dallo Stato, evidentemente utilizzando le risorse derivanti dalla fiscalità generale. Purtroppo il Governo per il rimborso del minor gettito del Cimp ha messo a disposizione dei Comuni, per il 2002, la ridicola cifra di 5 milioni di euro. Il solo Comune di Firenze prevede una minore entrata pari a 3 milioni di euro: è evidente che se il Governo, con il previsto decreto di attuazione del Ministro dell'Economia, non provvede rapidamente aggiungendo altre risorse l'effetto di tale esenzione sarà quello di mettere ulteriormente in difficoltà i bilanci comunali, già vessati dalle assurde norme relative al patto di stabilità 2002 e dalle progressive riduzioni dei trasferimenti erariali contenute nella Finanziaria. Tale esenzione rischia perciò di contribuire al taglio dei servizi ai cittadini erogati dai Comuni, con buona pace peraltro del federalismo fiscale stabilito nel nuovo titolo quinto della Costituzione».«Per questi motivi abbiamo presentato e approvato ieri sera - ha concluso Barbaro - anche un ordine del giorno con cui il Consiglio comunale sollecita il Governo affinché adotti in tempi stretti il decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze con cui restituire integralmente ai Comuni le minori entrate dovute all'esenzione del canone sull'installazione degli impianti pubblicitari». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:ORDINE DEL GIORNOcollegato alla deliberazione n. 250/2002"Per sollecitare il Governo affinché adotti il decreto di copertura integrale dei maggiori oneri per i Comuni derivanti dalle esenzioni del Canone per l'installazione degli impianti pubblicitari"IL CONSIGLIO COMUNALEVISTA la propria deliberazione n. 250/2002, con cui è stato fissato il nuovo termine per il versamento della COSAP e del CIMP per l'anno 2002;RICORDATO che il Comune di Firenze si è dotato, fin dal gennaio 2000, del Regolamento per il Canone per l'installazione degli impianti pubblicitari (CIMP), come disciplinato dal D.Lgs. n. 446/97;PRESO ATTO che il Governo ed il Parlamento hanno stabilito di esentare dal versamento del CIMP e dell'imposta sulle insegne di esercizio tutte le insegne delle attività commerciali e di produzione di beni o servizi che contraddistinguono la sede ove si svolge l'attività cui si riferiscono, fino ad una superficie complessiva pari a 5 metri quadrati (Legge n. 448/2001 e Legge di conversione del Decreto Legge n. 3/2002);TENUTO CONTO che le disposizioni normative che hanno stabilito la predetta esenzione hanno altresì stabilito che le minori entrate derivanti, ragguagliate per ciascun Comune all'entità riscossa nell'esercizio 2001, siano integralmente rimborsate al Comune dallo Stato secondo modalità da stabilire con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dell'Interno;APPRESO che le minori entrate per il Comune di Firenze derivanti dall'applicazione di tale esenzione ammonterebbero, per l'esercizio 2002, a circa 6 Mld di lire;RICORDATO come la Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 "Modifiche al Titolo V della Parte seconda della Costituzione", abbia tra l'altro stabilito l'autonomia finanziaria di entrata e spesa anche per i Comuni e le Città metropolitane, la disposizione a loro favore della compartecipazione al gettito dei tributi erariali riferibile al loro territorio, l'istituzione di un fondo perequativo per i territori con minore capacità fiscale per abitante, tutte risorse con le quali i Comuni e le Città metropolitane debbono essere messe in condizione di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite;RILEVATO come l'esenzione al CIMP sopra citata determini una riduzione significativa nell'autonomia impositiva dei Comuni, in sospetto contrasto con il Titolo V della Parte seconda della Costituzione, e che il ristoro da parte dello Stato del minor gettito derivante implichi un maggior gravame sulla fiscalità generale, determinando perciò un ulteriore e discutibile effetto sperequativo;ESPRIME DISSENSOper l'ulteriore vulnus ai principi federalisti inferto con le norme relative all'imposta e al canone sull'installazione degli impianti pubblicitari, pure affermati dal Titolo V della Costituzione;SOLLECITA IL GOVERNOaffinché adotti in tempi stretti il decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze con cui restituire integralmente ai Comuni le minori entrate dovute all'esenzione dell'imposta e del canone sull'installazione degli impianti pubblicitari stabilita con la Legge n. 448/2001 e con la Legge di conversione del Decreto Legge n. 3/2002.