Papini (Verdi): «L'amministrazione riveda il tracciato del "By-Pass" del Galluzzo»

L'amministrazione riveda il tracciato del "By-Pass" del Galluzzo per renderlo più compatibile dal punto di vista ambientale . Lo chiede, in una mozione, il capogruppo dei Verdi Alessio Papini.Secondo Papini «data l'importanza ambientale, floristica e faunistica della Greve, la realizzazione di un viadotto che by-passi l'abitato costituirebbe un'opera di elevato impatto visivo e paesaggistico e si inserirebbe in maniera negativa nel contesto dell'ecosistema fluviale».«Se in passato - ha aggiunto il capogruppo dei Verdi - il fondovalle della Greve è sempre stato salvaguardato da interventi edificatori per tutelare quella che è una naturale cassa d'espansione della valle dell'Arno, e se il tracciato stradale si sviluppasse su un viadotto, rimarrebbe il fatto che in un'area così particolare verrebbe a installarsi per più di due anni un cantiere con sicuri danni all'ecosistema fluviale e rischi di pericolosità per lo stesso cantiere stesso».La mozione invita l'amministrazione comunale «ad apportare profonde modifiche al progetto del viadotto, modifiche più compatibili dal punto di vista ambientale e paesaggistico, come indicato nelle proposte delle associazioni ambientaliste, che possano risolvere le necessità del traffico delle zone interessate senza per questo aggravare una situazione ambientale delicata». (fn)Questo il testo della mozione:Tipologia: MozioneSoggetto proponente: Alessio PapiniOggetto: per invitare l'A.C. a rivedere il tracciato del progetto del By-Pass del GalluzzoVista l'interpellanza n. 418 – 26/6/2001 avente per oggetto il collegamento stradale Certosa – Firenze ;Vista la risposta all'interrogazione n. 418 dell'Assessore all'Urbanistica;Visto il documento del Coordinamento Associazioni Ambientaliste dellaToscana sullo stesso argomento inviato l'8/4/2002 al Sindaco, alla Regione, al Ministero dell'Ambiente , al Comitato Tecnico di Garanzia;Ricordata che, data l'importanza ambientale, floristica e faunistica della zona planiziaria della Greve, la realizzazione di un viadotto che by-passi l'abitato costituirebbe un'opera di elevato impatto visivo e paesaggistico e si inserirebbe in maniera negativa nel contesto dell'ecosistema fluviale e in un'area fortemente antropizzata;Ricordato che se in passato il fondovalle della Greve è sempre stato salvaguardato da interventi edificatori per tutelare quella che è una naturale cassa d'espansione della valle dell'Arno, e pur se il tracciato stradale si sviluppasse su un viadotto, rimarrebbe il fatto che in un'area così particolare verrebbe a installarsi per più di due anni un cantiere con sicuri danni all'ecosostema fluviale e rischi di pericolosità per il cantiere stesso;Sottolineato che il Ministero per i Beni e le atttività culturali indica per l'intera zona della Certosa che " le soluzioni presentate a modifica del progetto originario sono ancora suscettibili di miglioramento. Si ritiene pertanto un ulteriore studio della situazione dei luoghi e una progettazione architettonica specifica dell'intero complesso, indispensabile per ridurre al minimo l'impatto ambientale di questo nodo, situatoin zona di eccezionale rilevanza paesistica";Sottolineato come, a causa delle sopra citate questioni ambientali e paesaggistiche, sia evidente che il vecchio tracciato del by-pass non sia idoneo per l'intera zoana in questione;Viste l e proposte avanzate dalle Associazioni ambientaliste in data 12 marzo 2002 per una modifica del progetto che preveda " lo spostamento del tracciato verso Nord/Ovest, attraverso una curva più ampia, al fine di superare l'ansa della Greve completamente in galleria. In questo moso il passaggio a cielo apero attraverso il corso del fiume avverrebbe più a nord in una sezione valliva più stretta, con diminuizione di impatto rispetto sal tracciato attualmente in progetto";SI INVITA IL CONSIGLIO COMUNALEAd apportare profonde modifiche al progetto del viadotto, modifiche più compatibili dal punto di vista ambientale e paesaggistico, come indicato nelle proposte delle Associazioni ambientaliste, che possano risolvere le necessità del traffico delle zone interessate senza per questo aggravare una situazione ambientale delicata.Alessio Papini